LE ACCUSE Ad entrambi, noti avvocati civilisti, si contestavano le ipotesi di reato di calunnia continuata e diffamazione poiché, nell’ambito di alcune difese nel corso di un giudizio di separazione, avrebbero utilizzato frasi e affermazioni lesive della reputazione dell’altra parte processuale sostenendo anche, da parte di quest’ultima e di alcuni suoi familiari, in concorso con appartenenti a forze dell’ordine, la commissione del reato di abuso d’ufficio consistito nella comminazione a carico dello stesso S.A. di un provvedimento amministrativo cosiddetto “antistalking”. Provvedimento ritenuto ingiusto e, quindi, oggetto di critica da parte della difesa nel corso di un giudizio di separazione. Da qui la denuncia e la celebrazione del processo a carico dei due avvocati, che si è articolato per più udienze culminando nella sentenza assolutoria resa a seguito di una lunga camera di consiglio.
LE DICHIARAZIONI DELLA DIFESA Alla luce del verdetto, la difesa esprime soddisfazione, così come dichiara l’Avv. Ettore Zagarese: «Io e il collega Trocino siamo soddisfatti dell’esito: a prescindere dall’innegabile dato che la positività del verdetto restituisce serenità a due nostri colleghi, la sentenza resa costituisce presidio importante a tutela della libertà dell’avvocato nello svolgimento del proprio mandato difensivo che, pur nel rispetto dell’altrui dignità, non può essere vincolato da condizionamenti».
(comunicato stampa)