“I campionati regionali dilettantistici non possono dare garanzie di sicurezza sanitaria perché non abbiamo a disposizione i mezzi e le persone per poter garantire ai tesserati l’assenza di contagio. Teniamo tanto ai nostri giovani e al futuro della nostra Morrone, ma soprattutto abbiamo a cuore la salute nostra, dei familiari, amici, dei nostri tesserati e di tutti coloro che seguono ed amano il nostro mondo. Abbiamo fatto importanti investimenti per partire quest’anno tra tante incertezze, cercando di rispettare un protocollo” sottolinea il vicepresidente della Morrone“ ma dopo quasi un anno, siamo ancora alle prese con numeri troppo importanti per far finta di nulla: cinquecento morti al giorno in un tunnel che sembra non terminare mai. Ripartire ora senza la certezza di poter garantire la sicurezza dei nostri tesserati, non ha senso. Preferiamo concentrarci sull’organizzazione del futuro prossimo. Siamo fiduciosi che la campagna vaccinale porti quanto prima ad un’immunità di gregge fondamentale per parlare di vera ripartenza. C’è la necessità di avere grande pazienza ed equilibrio. Al momento non è semplice parlare di calcio, proprio per questo preferiamo pianificare il futuro prossimo cercando di limitare i danni nel presente.”
comunicato stampa