I FATTI I due militari dell’Arma stavano attuando un posto di blocco lungo la SP 196, in contrada Brillia, quando hanno intimato con la paletta l’alt ad un veicolo in transito proveniente dalla località Villaggio Frassa. Si trattava di una autovettura Volkswagen Golf di colore grigio con alla guida un uomo che, dopo aver frenato repentinamente e fatto un’inversione, si era dato alla fuga. Da qui l’inseguimento da parte dei Carabinieri fino a località Torricella dove l’uomo aveva fermato l’auto. Per come denunciato dal 34enne R.G., i due militari avrebbero aperto con forza lo sportello prendendolo a schiaffi e pugni per poi proseguire l’aggressione, una volta sceso dalla macchina, a calci.
Accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Corigliano da un proprio parente, avvisato telefonicamente durante l’aggressione, il 34enne era stato visitato dai sanitari che gli avevano diagnosticato una escoriazione al labbro ed una escoriazione della regione tibiale della gamba sinistra. Lesioni documentate fotograficamente e inserite nel fascicolo processuale.
IL PROCESSO Dalla denuncia sporta dall’uomo ha preso le mosse il procedimento penale a carico dei due carabinieri, difesi entrambi dall’avvocato Francesco Nicoletti. In primo grado è stata emessa una sentenza di assoluzione, avverso la quale è stato proposto appello. Considerata la delicatezza della vicenda, il Giudice del gravame ha ritenuto opportuno sentire nuovamente tutti i testimoni già escussi nel primo grado di giudizio, tra cui il medico del Pronto Soccorso che nell’immediatezza aveva visitato e refertato il 34enne R.G.
Nel corso della discussione finale, l’avvocato Francesco Nicoletti ha evidenziato anche l’inattendibilità della parte civile costituita, rilevando le enormi ed inconciliabili contraddizioni risultanti dalle dichiarazioni rese nei due diversi e distinti gradi di giudizio. Il Giudice dell’appello, all’esito della camera di consiglio, in totale accoglimento delle tesi difensive avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti ha non solo confermato la sentenza di assoluzione emessa dal primo Giudice, ma ha, altresì, condannato la parte civile al pagamento delle ulteriori spese processuali.
(comunicato stampa)