“Siamo pronti a dare il nostro contributo fattivo e partecipativo per la ricostituzione-ricostruzione del centrosinistra coriglianese”. E’ il segretario del Partito Democratico del Circolo di Schiavonea, Carlo Caravetta, ad affidare ad un comunicato stampa questo pensiero all’indomani dell’appello lanciato qualche giorno fa dall’ex sindaco, Armando De Rosis.
“L’autorevolezza, il peso politico, l’integrità morale e la capacità e lucidità di analisi politica di Armando De Rosis – afferma il segretario del Pd Caravetta – sono tali che non si può rimanere indifferenti alla sua recente presa di posizione rispetto alla ricostituzione-ricostruzione del centrosinistra coriglianese. Diciamo subito chiaramente e senza remore che il suo appello ci interessa e ci coinvolge proprio perché la fonte è al di sopra di ogni sospetto, degna di attenzione e garanzia di disinteresse personale e attaccamento alla Città e alle sue Istituzioni. Se si tratta di lavorare per restituire a Corigliano la dignità, la speranza nel futuro, il decoro sociale e civile, ancora prima di quello urbano, che oggi ci appaiono assai compromessi il Circolo del Partito Democratico di Corigliano Schiavonea – ribadisce con decisione Caravetta – è pronto a spendersi fino da subito. Abbiamo anche più che chiaro, a proposito di paletti, e lo abbiamo ribadito in molte occasioni che i responsabili del depauperamento del bagaglio civile della nostra città sono gli stessi che hanno causato con pervicacia e sprezzo per gli interessi della collettività la traumatica interruzione dell’esperienza amministrativa guidata da Armando De Rosis. Quegli stessi personaggi e quelle stesse organizzazioni politiche e civiche di centrodestra che hanno causato lo scioglimento per mafia delle Istituzioni comunali, il conseguente disastroso commissariamento del comune e lo smodato indebitamento della pubblica amministrazione che ha portato la Città sull’orlo del dissesto economico. Quegli stessi personaggi – aggiunge Caravetta – che oggi governano, in malo modo, il nostro comune, che si preparano a ridiscendere in campo e che ci stanno portando tragicamente a rivivere la vergogna di un secondo scioglimento delle rappresentanze cittadine per infiltrazioni mafiose. Non ci nascondiamo, dall’altro lato la distrazione nel controllare e nel denunciare ciò che si stava consumando negli uffici comunali da parte delle opposizioni politiche. Se ora si tratta di ricostruire, siamo pronti a rimetterci la lavoro, dunque! Nella chiarezza: proprio come viene richiesto. Ma chiarezza per chiarezza dobbiamo anche rimarcare che nel passato, anche recente, i tavoli sterminati costituiti da sigle che erano poco più che scatole vuote, le defatiganti, vacue e interminabili discussioni protratte dai “paris inter pares” nascondevano pratiche inconfessabili per imporre decisioni prese “altrove”. E, d’altro canto, di “uno vale uno” abbiamo esempi che non abbiamo neanche la lontana intenzione di emulare. Ma siamo ormai vaccinati a tutto e gli anticorpi ce li siamo fatti: perciò se ne può discutere.
Al lavoro dunque: noi ci siamo!”