Ne dà notizia il difensore di fiducia dell’indagata, Avv. Francesco M. CORNICELLO, il quale chiosa: “dinnanzi all’eco nazionale della vicenda ritengo che, in uno Stato di diritto ove vige il principio costituzionale di non colpevolezza fino a condanna definitiva, bisognerebbe garantire all’indagato la possibilità di difendersi dinanzi al suo Giudice naturale evitando di pervenire a frettolosi ed anticipati giudizi mediatici, soprattutto sui social. Analoga attenzione, in ogni caso, andrebbe riservata alla notizia allorquando i magistrati adottano provvedimenti favorevoli all’indagato. Questa è la cifra su cui si misura la civiltà di una Nazione”. (Comunicato)