È quanto richiede il Sindaco Filomena Greco in una lettera trasmessa ieri (martedì 19 gennaio) al Commissario ad Acta Piano di Rientro Sanitario della Regione Calabria Guido Longo ed al Direttore Generale-Commissario Straordinario dell’ASP Cosenza Vincenzo La Regina, ricordando che il piano di rientro della spesa sanitaria regionale, che ha visto la riconversione in Centro di assistenza primaria territoriale (CAPT) dell’Ospedale cittadino prevedeva come contropartita l’apertura del grande Polo Ospedaliero della Sibaritide e la nascita della Casa della Salute mentre – scandisce il Primo Cittadino – nessuna delle due condizioni, dopo dieci lunghi anni, si è realizzata.
Anzi – prosegue – lo stesso CAPT negli anni si è visto paradossalmente spogliare di diversi servizi fondamentali, tra i più importanti la radiologia, il laboratorio analisi e il Centro di Salute Mentale (CSM); oltre che subire una continua diminuzione di unità lavorative, sia come personale medico che paramedico, posto in quiescenza e mai rimpiazzato, così come avvenuto per la strumentazione deteriorata dal tempo e mai sostituita.
Il grave momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, nonché il continuo ed allarmante diffondersi dei contagi, anche in questo Ambito Distrettuale, ha suscitato forte preoccupazione in tutta la popolazione del territorio, compresi molti operatori del settore sanitario che, al di là dell’emergenza Covid-19, vivono ormai da decenni una situazione disastrosa derivante da politiche sanitarie basate solo su tagli e privazioni volte a far quadrare i bilanci senza tener conto invece della tutela della salute dei cittadini. Conseguentemente giunge all’attenzione degli amministratori locali, regionali e nazionali, l’accorato appello delle forze e movimenti politici, delle associazioni e dei cittadini di tutto il territorio del basso ionio cosentino e dell’alto crotonese, allarmati per il pericolo incombente e stanchi della totale assenza di sanità in questo lembo della fascia ionica e che in questo particolare momento vede un acuirsi della problematica con inevitabile aumento ed aggravamento delle patologie croniche e con una quasi totale assenza di forme di prevenzione, da cui scaturisce un incremento di tutte le patologie in particolar modo quelle neoplastiche.
Il Primo Cittadino, nella lettera, coglie l’occasione per ribadire che l’Amministrazione Comunale ha portato avanti incessantemente richieste rivolte a tutte le istituzioni sovracomunali sia sulla situazione territoriale, in particolare rimarcando il ruolo che potrebbe e dovrebbe ricoprire la struttura dell’ex P.O. di Cariati nella programmazione della rete ospedaliera regionale; sia rispetto alle prestazioni sanitarie a garanzia della presa in carico in ambito territoriale di pazienti affetti da patologie croniche e non, in quanto ciò garantirebbe innanzitutto – sottolinea – la tutela della salute dei cittadini, nonché il decongestionamento sia del 118 che dei Pronto Soccorso dello Spoke di Corigliano-Rossano, assicurando altresì l’appropriatezza degli interventi assistenziali. Tutto ciò – chiarisce – risulterebbe, certamente, una risposta sanitaria importante a tutela della popolazione di questo territorio, venendo meno anche la mobilità dei pazienti sulla SS106, che oltre alle difficoltà relative ai tempi di percorrenza, comporta anche rischi di sicurezza per tutti.