È quanto fa sapere l’Amministrazione Comunale dicendosi sconvolta dalle aberrazioni alle quali può essere evidentemente estremizzata, così come è accaduto, la mediocre strumentalizzazione in chiave politica di qualsiasi cosa, persino della innocenza, del dolore e dei traumi fisici e psichici purtroppo subiti da bambini e bambini.
Nonostante ogni sforzo interpretativo ed ogni umana pazienza non si riesce a capire – scandisce la Giunta Municipale – come sia possibile, tanto più per una sedicente associazione ispirata ai valori ed ai principi etici della Chiesa Cattolica, rendersi strumento di vile diffamazione e di offesa ad un’istituzione pubblica senza alcun fondamento razionale o di qualsiasi altra natura.
Perché non competeva così come non compete a nessuna Amministrazione Comunale di questo Paese – continuano gli assessori – entrare nel merito o addirittura svolgere autonomamente funzioni diverse da quelle che sono state svolte, nell’ambito delle loro prerogative e funzioni, dalle forze dell’ordine, dalla magistratura, dal mondo della Scuola o eventualmente da professionisti, ai quali tutti si ribadisce riconoscenza e gratitudine per tutto quanto fatto.
La cosa ancora più grave – aggiunge l’Esecutivo Greco – è che questo attacco, violento e istigatore all’odio sia stato concepito e lanciato nonostante sia invece noto a tutte le mamme e non soltanto a quelle aderenti all’associazione citata nelle ricostruzioni mediatiche, la totale disponibilità subito dimostrata e l’impegno volutamente silenzioso e rispettoso che dietro le quinte ha visto impegnati le persone del Sindaco e degli amministratori in tutti i momenti privati e pubblici succeduti a quella pessima pagina della storia della comunità.
Quello che è vergognoso – conclude l’Amministrazione Comunale – è soltanto la capacità di calpestare la propria dignità e la propria onestà intellettuale pur di inchinarsi a logiche inquinate ed inquinanti di sistematico e costante avvelenamento del clima sociale e delle relazioni interpersonali prima ancora che delle dinamiche politiche e di confronto cittadini-istituzione. Contro questo imbarbarimento scientifico della vita civile, continueremo ad opporci, impegnandoci nell’interesse generale della comunità e respingendo queste forme di violenza verbale, sicuramente degne di attenzione in altre sedi, giudiziarie e non solo. (comunicato)