Nel giorno della sfiducia al sindaco Filomena Greco, la famiglia Greco presenta il progetto del nuovo ospedale a Cariati. Presenti i deputati Brunello Censore e Ferdinando Aiello, i consiglieri regionali Carlo Guccione e Giuseppe Giuceandrea, il già consigliere regionale Giuseppe Graziano, il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, e quasi tutti i sindaci della Sila Greca e dell’Alto Jonio crotonese. E poi rappresentanti di associazioni, ordini, comitati. «Siamo grati a tutti per la loro presenza – ha commentato l’amministratore unico del Gruppo iGreco Saverio Greco , che ha illustrato il progetto nel corso dell’incontro – . Ma un po’ di più ai cittadini. Accorsi in massa. Una presenza che si spiega facilmente: questo territorio ha bisogno di servizi. È stanco di rimanere indietro, di sentirsi abbandonato. Ha il diritto ad avere almeno le tutele essenziali, come sono quella della salute. Il progetto, che prevede in totale lo spostamento di 90 posti letto da Cosenza a Cariati, e per il quale saranno occupati 120 figure professionali, è nato anni fa. Vede la luce solo oggi, ma sono certo che riuscirà in due obiettivi: dare maggiori garanzie di cura ai cittadini che vivono sul territorio e creare maggiore economia». Tra gli obiettivi: la riapertura dell’ex ospedale Vittorio Cosentino e il potenziamento del pronto soccorso.
L’ospedale nascerà in una struttura esistente, che sarà ristrutturata e messa a norma per accogliere un nosocomio. L’edificio, che si articola in sei piani, ospiterà 16 posti letto di chirurgia generale, 6 di ortopedia, 2 di otorinolaringoiatria, 16 di ostetricia e ginecologia, 30 di riabilitazione intensiva (cod. 56), 20 di riabilitazione estensiva (ex art. 26). Come poliambulatorio, offrirà prestazioni di specialistica ambulatoriale, oculistica ambulatoriale, cardiologia ambulatoriale, tac, risonanza magnetica, mammografia, radiologia tradizionale, laboratorio di analisi.
«Entro la fine di aprile 2018 aprirà il poliambulatorio – ha assicurato Saverio Greco – . E sarà possibile quindi fare qui pre-accessi e visite. Porteremo i macchinari essenziali e necessari, come l’ecografo. Ci siamo ripromessi di chiudere tutto in sei, al massimo in otto mesi – ha concluso– . Ma sono certo che l’anno prossimo di questi tempi staremo inaugurando il nuovo ospedale di Cariati. Io credo che se vogliamo, tutti insieme, possiamo far ripartire davvero questo paese. Possiamo fare in modo che venga rilanciata l’economia sul territorio e a che beneficiarne possano essere tutti: cittadini, commercianti, operatori turistici e turisti. Ma solo se lasciamo da parte le polemiche sterili e becere degli ultimi tempi».