CARIATI. Non sussiste alcuna causa di incandidabilità in capo al Sindaco Cataldo Minò.
Si chiude così positivamente per il Comune di Cariati la vicenda giudiziaria scaturita da un ricorso, alquanto bizzarro, circa l’incandidabilità del Sindaco Cataldo Minò, eletto nella tornata elettorale del 14 e 15 maggio 2023, e nel quale, ancor più delirante e fuor di logica, si chiedeva la decadenza dello stesso, di tutti i consiglieri comunali eletti e parallelamente, “di correggere il risultato delle elezioni” con il subentro alla carica di primo cittadino di Saverio Greco e di “sostituire ai candidati illegittimamente proclamati, coloro che hanno diritto ad esserlo” ovvero i candidati della lista “L’alternativa C’è”, piazzatasi seconda nella competizione amministrativa.
Richieste farneticanti, frutto di una sonora sconfitta elettorale che, oggi, a distanza di poco più di un anno, diventa ancora più inaccettabile dato l’ampio consenso ed il gradimento che la gestione Minò continua ad incassare.
Nel ringraziare il professore Paolo Clarizia del foro di Roma e l’avvocato Aldo Zagarese del foro di Castrovillari, legali dell’ente, il Sindaco Cataldo Minò esprime tutta la sua soddisfazione. «E’ una sentenza- commenta- che rende giustizia non solo a noi amministratori ma
soprattutto a quanti ci hanno sostenuto e continuano a farlo. Abbiamo sempre pensato a lavorare per il bene esclusivo del paese ed è quello che vogliamo continuare a fare. Basta con questo ostruzionismo – aggiunge- che non giova a nessuno ed è tutto a danno del bene comune. Noi – conclude- eravamo e siamo aperti ad ogni contributo che l’opposizione voglia offrire per partecipare alla rinascita di Cariati».
Compiaciuto per l’esito della sentenza è anche l’assessore al Contenzioso Francesco Cicciù: «Non abbiamo mai avuto dubbi sulla candidabilità del nostro Sindaco ma oggi- commenta- finalmente la certezza».
Il Sindaco e l’assessore al Contenzioso annunciano altresì «l’intenzione di promuovere appello per il recupero delle spese legali», ritenendo «ingiusto che i costi sostenuti per la difesa dell’Ente gravino sui cittadini» e sottolineando che «tali somme si sarebbero potute evitare ed utilizzare a beneficio della collettività».
E’ dunque ora di mettersi l’animo in pace e di rassegnarsi dinanzi a questa nuova bocciatura. Piaccia o non piaccia, resteranno sui banchi della maggioranza fino a fine mandato anche il Vice sindaco Crescente Maria, il Presidente del Consiglio Montesanto Alda, gli Assessori Cicciù Francesco, Critelli Tommaso, Acri Arcudi Valentina ed i Consiglieri Maria Sapia Katja, Scarnato Antonio, Alterino Gabriele, difesi dai legali Leonardo Celeste, Antonello Urso, Giovanni Servidio, Antonio Monteforte, Maddalena Accogli, Antonella Pantuso, Mario Sero, Rosa Cicciù e Ferdinando Pantuso che hanno prestato la loro opera a titolo gratuito.
Comunicato stampa