O mamma, ho visto Rocco Russo
- Genere: Autobiografia
- Anno: 2019
- Pagine: 114
- Prezzo: 15,00 €
- Formato: 12,5×18,5 cm
- Edizione: Illustrata
- ISBN: 978-88-9441-372-4
Prefazione di Luca Latella. I disegni in copertina sono di Simone Russo. Le foto all’interno sono dell’archivio privato della famiglia Russo
Sinossi
Rocco è stato per le generazioni di tifosi della Rossanese un idolo, una “divinità” scesa in terra con la palla fra i piedi e il numero 10 tatuato sulla pelle rossoblù. Ed è stato anche un costruttore di vittorie. Con lui in squadra, non c’era scampo per nessuno. Entrava al “Maria De Rosis”, come in trasferta, salutando i suoi tifosi che lo omaggiavano del consueto coretto O mamma mamma mamma, sai perché mi batte il corazón? Ho visto Rocco Russo…, e accendeva il talento. Perché Rocco è nato con un grande talento. Se fosse un calciatore di oggi, probabilmente, a livello tecnico non avrebbe avuto nessuna difficoltà a giocarsela alla pari con i “miei” numeri 10: Pelè, Gianni Rivera, Ruud Gullit, Zico, Juan Román Riquelme. Rocco, nei giorni nostri, potrebbe giocare in un qualsiasi top club mondiale. E se non è accaduto, è stato solo e soltanto colpa sua. Perché di occasioni non è che non ne abbia avute… Non era uno di quelli che amava troppo gli allenamenti e, perdipiù, amava troppo l’amore. A tal punto da scappare, di notte, dai ritiri del Genoa, ad esempio.
L'autore
Rocco è stato per le generazioni di tifosi della Rossanese un idolo, una “divinità” scesa in terra con la palla fra i piedi e il numero 10 tatuato sulla pelle rossoblù. Ed è stato anche un costruttore di vittorie. Con lui in squadra, non c’era scampo per nessuno. Entrava al “Maria De Rosis”, come in trasferta, salutando i suoi tifosi che lo omaggiavano del consueto coretto O mamma mamma mamma, sai perché mi batte il corazón? Ho visto Rocco Russo…, e accendeva il talento. Perché Rocco è nato con un grande talento. Se fosse un calciatore di oggi, probabilmente, a livello tecnico non avrebbe avuto nessuna difficoltà a giocarsela alla pari con i “miei” numeri 10: Pelè, Gianni Rivera, Ruud Gullit, Zico, Juan Román Riquelme. Rocco, nei giorni nostri, potrebbe giocare in un qualsiasi top club mondiale. E se non è accaduto, è stato solo e soltanto colpa sua. Perché di occasioni non è che non ne abbia avute… Non era uno di quelli che amava troppo gli allenamenti e, perdipiù, amava troppo l’amore. A tal punto da scappare, di notte, dai ritiri del Genoa, ad esempio.