ordinarie attività di controllo economico del territorio, hanno individuato nella
sibaritide una illegale piantagione di canapa indiana.
La coltivazione mimetizzata dalla presenza di un agrumeto, era occultata alla
vista da un manufatto in legno e da balle di fieno.
Verificata la natura di piante di canapa indiana e riscontrato il superamento
delle soglie di “principio attivo” ovvero della sostanza stupefacente minima
contenuta nelle piante coltivate, si procedeva al sequestro di circa 100 piante di
“cannabis indica”, in fase di maturazione e di altezza compresa tra 50 e 150
cm..
Nel corso dell’intervento veniva identificata una persona di nazionalità bulgara,
trovata nella prossimità della piantagione, la quale dichiarava di occuparsi della
sorveglianza della piantagione.
Le successive indagini consentivano di identificare ulteriori due soggetti
responsabili della coltivazione illecita, entrambi di nazionalità italiana, residenti
nel Comune di Cassano allo Ionio e nel rossanese.
I tre soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Castrovillari, per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La coltivazione, a fioritura completa, una volta essiccata e immessa sul
mercato, avrebbe fruttato un illecito guadagno di oltre 150.000 euro.(comunicato)