Molto spesso il 118 si trova ad operare con il solo autista e l’infermiere. Una situazione paradossale – evidenzia -, atteso che non si può pensare ad un servizio di emergenza senza medici, gli unici professionisti cui competono la diagnosi e la definizione della terapia da effettuare. Diversamente, l’invio dell’ambulanza senza medico a bordo, che risultano insufficienti ai fabbisogni, può vanificare tutto il lodevole e prezioso lavoro degli operatori del 118, a cui va tutta la nostra vicinanza e riconoscenza per il lavoro che svolgono, a fronte di turni massacranti cui si sottopongono.
La situazione è aggravata dall’incremento dei contagi da come si evince dall’ultimo bollettino pubblicato sul sito del Comune di Cassano, con l’aggiunta di due decessi in 24 ore. In tale contesto, il Suem 118, è un servizio importante e delicato per la salute del cittadino, e decisioni puramente ragionieristiche, dalla mancanza di assunzioni di nuovi medici, dettate da scelte gestionali inopportune in questa fase di grave emergenza, depotenzino un sistema già di per sé ad un passo dal collasso. È vero che esiste una “emergenza medici” aggravata dai turni per ferie e di riposo, come previsto dalla contrattazione, ma è innegabile che una corretta programmazione del fabbisogno di personale avrebbe impedito che la situazione rilevata raggiungesse limiti di criticità inaccettabili con postazioni con turni senza personale medico. A seguito della visita a Cassano del Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, è stata prospetta siffatta situazione? Sono stati fatti visitare i locali in cui è ubicato il 118? Il Commissario ha avuto modo di vedere gli uffici del poliambulatorio? Tutte domande cui non si può non rispondere. Lo esigono i cittadini – conclude Garofalo -, lo esige il la gravità del momento, il dovere istituzionale, del ruolo che si è stati chiamati a svolgere (Comunicato stampa).