Cassano all’Ionio- Enuncio grande soddisfazione per l’ufficializzazione della candidatura alle primarie del Partito Democratico di Matteo Richetti, che seguo da mesi con grande interesse. Io da non iscritto al PD, milito nell’associazionismo cattolico da molti anni, e la possibilità delle primarie nazionali aperte a tutti, è una notizia che suscita enorme entusiasmo anche a chi, come me, da giovane del vecchio UDC, lo aveva praticamente smarrito. Voglio rivolgere un appello ai giovani ed al mondo popolare, che vogliono rinnovare una politica inconcludente e distaccata dagli interessi reali della gente, dai corpi intermedi e dall’associazionismo, che tengono le redini dell’aspetto sociale dello Stato, visti le gravi carenze soprattutto in Calabria, di sanità, trasporti, infrastrutture e di opportunità innovative dove tanti giovani come al nord, decidono di fare impresa con meno burocrazia e più incentivi. L’aspetto importante della campagna alle primarie di Matteo Richetti, denominata “diversamente”, la trovo nel nuovo rapporto giovani e politica, che vuole inserire in un partito ormai definito in Calabria da Richetti, durante la trasmissione “otto e mezzo” la 7, “affidato solo ai capibastone della politica”, inserito nel suo programma con la finalità ad esempio di dare possibilità ai giovani laureati tirocinanti nei vari settori, o in preda a burocrazie come abilitazioni varie e apprendistato, di ricevere un compenso equo lavorativo per non costringere i giovani ad abbandonare la professione e ad affacciarsi al mondo del lavoro con enorme fatica, oltre a quella economiche che le famiglie devono sottostare nonostante la crisi dilagante che tocca tutti, anche il ceto medio. Lontano dalle alchimie del Pd, forse c’è ancora uno spazio di speranza per interpretare il pensiero di Papa Francesco “giovani non fatevi rubare la speranza”.