Corigliano Rossano – Nei giorni del Triduo Pasquale, ogni anno il centro storico di Rossano si ripopola di tanta devozione e fede per i riti legati alla Settimana Santa. Riti antichissimi e carichi di suggestione che affondano le radici nella storia dell’intera umanità, a partire dalla Domenica delle Palme con “la benedizione del ramoscello d’ulivo” all’interno della Chiesa di San Bernardino. Durante la liturgia viene letto il Vangelo in greco e fatta una benedizione ai quattro punti cardinali, la Parola viene proclamata in greco per ricordare il fortissimo legame con la liturgia bizantina. Tra l’altro, San Bernardino, con il suo antico monastero annesso, è stato il primo luogo di culto dove è stato avviato il rito latino nel 1462.
Alle prime luci dell’alba, vari cortei guidati dai sacerdoti vanno in visita alle chiese nelle quali la sera prima è stato allestito l’Altare della Reposizione dell’Eucarestia, tradizionalmente detti i subburchi (sepolcri). Il corteo è preceduto dai ragazzi che nel silenzio liturgico delle campane suonano strumenti di legno detti tòcchita o troccula. Questi suoni stridenti svegliano gli abitanti nelle case che si affacciano al passaggio del corteo. Il frastuono si fa più stridente quando per strada si incrociano i diversi cortei. E, secondo un rituale antico, un corteo si apre all’esterno facendo passare l’altro al centro. La processione è aperta da un devoto che porta a spalla la croce, a volte col capo incappucciato e a piedi scalzi.
Altro momento ricco di fede e suggestione è la Processione dei Misteri che si svolge dopo l’Azione liturgica del pomeriggio. Di origine molto antica, è curata dalla Confraternita dell’Addolorata e coinvolge tutta la città. È detta dei misteri dai gruppi di statuari che raffigurano scene e personaggi della Passione del Signore. Tanta la partecipazione dei fedeli che, oranti, percorrono tutte le vie principali della città. Lo scenario si fa più solenne intorno alla “Bara del Cristo Morto” dove i portatori in perfetta tenuta di colore nero si alternano a prendere a spalla il mistero con preciso rituale di consegna e procedura. Alla processione presenziano l’Arcivescovo e il clero della città, oltre al Sindaco e a tutte le Autorità Civili e Militari.
Nel Sabato Santo si aspetta in gran silenzio la Resurrezione di Cristo. La sera, in Cattedrale ma anche in tutte le altre parrocchie della città, si celebra la Veglia delle Veglie e l’annuncio della vittoria di Cristo sulla morte.
Quest’anno tutto questo non è stato vissuto dalla collettività. L’emergenza mondiale ci ha costretti a casa a seguire le celebrazioni attraverso i mass media e i social. L’augurio è che potremo riviverle con gioia il prossimo anno.
“Saldi nella fede e uniti nella preghiera, ringraziamo nuovamente l’Arcivescovo, il nostro Pastore, il nostro Padre Spirituale – afferma Umberto Corrado, Priore della Confraternita Maria Santissima Addolorata -, e anche tutti i parroci dell’Arcidiocesi che in questo momento di prova non ci lasciano soli”.
Antonio La Banca