Il vero nodo da sciogliere è legato al destino delle circa 40 persone che, escluse da piani di pensionamento o ricollocazione, rischiano di trovarsi senza lavoro entro tre anni. Questo tema richiede un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni coinvolte per evitare che l’area subisca un ulteriore impoverimento economico e sociale. La questione Enel, dunque, non è solo un problema aziendale, ma una sfida per l’intero territorio. La necessità di soluzioni efficaci e tempestive è evidente: occorre un piano che offra prospettive reali a chi rischia di restare indietro, garantendo al contempo una transizione sostenibile e inclusiva per l’intera comunità