“Apprendiamo con molto stupore che il ponte sullo stretto di Messina potrebbe essere finanziato anche attraverso un intervento dello Stato e quindi con soldi pubblici“. A dichiararlo in un comunicato stampa congiunto i segretari di Cgil, Cisl e Uil che continuano: “bene fa il Governo nazionale ad investire in infrastrutture, ma ciò dovrebbe servire a raggiungere un effettivo miglioramento della qualità della vita delle comunità e dovrebbe contribuire allo sviluppo delle regioni o dei territori interessati dall’investimento.
In attesa della prossima cantierizzazione dei lavori di ammodernamento della statale 106 per un solo tratto del megalotto Sibari-Roseto vorremo perciò indicare alcuni degli investimenti prioritari ed utili a far uscire il nostro territorio dall’isolamento.
Al territorio serve un urgente intervento sulla tratta ferroviaria jonica, ancora a binario unico non elettrificato, che garantisca il negato diritto alla mobilità, favorisca il traffico di merci e colleghi il territorio all’aeroporto di Crotone.
Alla Calabria serve l’ammodernamento dell’intero tracciato della ss 106 jonica, rifuggendo dalla logica della sola messa in sicurezza, senza limitarsi al solo completamento del corridoio Roseto-Sibari-Firmo. Troppe le vittime, una ogni dieci giorni nel 2016, per non ritenere prioritario un investimento sulla “statale della morte” anche da Sibari verso Reggio Calabria.
Urge intervenire sulle reti fognarie, serve una seria manutenzione del territorio ed un piano del lavoro incentrato sulla risoluzione della piaga rappresentata dal dissesto idrogeologico che affligge la nostra terra; necessitiamo di una rete idrica che non sia caratterizzata da falle e malfunzionamenti, bisogna rafforzare il sistema portuale e con esso il porto di Corigliano.
Dimostri il governo di riuscire a far concludere i lavori della Salerno-Reggio Calabria in tempi consoni ad un paese normale.
Così facendo, a parere nostro, si farebbero gli interessi reali dei cittadini calabresi, ci si occuperebbe sul serio dell’isolamento della Calabria ed a quel punto, senza posizione ideologica alcuna, saremmo pronti a discutere anche del ponte”.