Intense e profonde le parole di Fortunato Amarelli, per il quale è sempre emozionante parlare di suo padre, da quando è venuto a mancare nel 2009, ad appena 70 anni. Tutti lo ricordano come un uomo in grado di mettere a proprio agio le persone con cui si relazionava, soprattutto i suoi piccoli pazienti, che faceva sentire al sicuro anche in situazioni difficili come la malattia. Dopo la morte del fratello del padre nel 1990, l’ultimo che aveva continuato a gestire la fabbrica di liquirizia, l’azienda di famiglia rimase nelle sue mani, e lui ne prese le redini, portando avanti entrambe le attività fino alla sua morte. All’inizio fu molto preoccupato di questa nuova responsabilità, lui non aveva esperienza nel settore e temeva di non esserne in grado. Invece in poco tempo si rivelò adeguato per quel ruolo: grazie a lui l’azienda si è rinnovata ed è tornata a essere alla ribalta come ai vecchi tempi.
Fortunato Amarelli ha dichiarato di essere onorato che la scuola porti il nome di suo padre e di essere particolarmente fiero sia degli studenti che dei docenti, coordinati da una Dirigente intraprendente e sempre disponibile, che si impegnano tanto e realizzano cose utili e interessanti. Questo esempio virtuoso è la prova di come le cose in Calabria possono funzionare bene se c’è l’impegno e la volontà.
Inoltre, la borsa di studio in suo nome che viene assegnata ogni anno per aiutare gli alunni in difficoltà economica è un simbolo di eguaglianza per i bambini, i quali devono disporre indistintamente degli stessi mezzi d’istruzione per poter crescere culturalmente e umanamente. Alessandro Amarelli si sentiva responsabile non soltanto dei suoi figli ma di tutti i bambini della comunità. E il suo messaggio continuerà a essere diffuso e a vivificare nella nostra città anche grazie a questo piccolo ma importante gesto.
La Dirigente scolastica Tiziana Cerbino si è detta molto emozionata al termine dell’incontro, per le intense parole di Fortunato Amarelli che ha permesso ai ragazzi di entrare nell’intimità della sua famiglia attraverso i suoi ricordi e le foto private che ha mostrato ai ragazzi in maniera inedita ed esclusiva. Lo ha ringraziato per la sua disponibilità e per gli insegnamenti che ha lasciato ai ragazzi, affinché prendano esempio da personalità illustri come suo padre che hanno portato avanti le proprie ambizioni nell’impegno quotidiano a fare della collettività mantenendo sempre l’umiltà e la disponibilità verso gli altri.
(Comunicato Stampa)