Nell’esprimere il cordoglio e la vicinanza della Cisl ai familiari di Carmelo Visconti e in attesa che sull’accaduto sia fatta piena luce, tutti – politica, istituzioni, enti preposti, imprenditori, organizzazioni dei lavoratori – siamo in ogni caso chiamati a riflettere sul significato che concretamente, al di là di ogni retorica, assumono oggi parole come sicurezza sul lavoro e rispetto della dignità della persona.
Appena due mesi fa – prosegue Lavia – i sindacati confederali sono scesi in piazza per chiedere controlli, legalità, trasparenza negli appalti e nei subappalti, applicazione dei contratti anche nel privato, formazione sul tema sicurezza per imprese e dipendenti, in un Paese in cui nel 2020 ci sono stati oltre 1270 morti sul lavoro, in aumento rispetto al 2019 e con una tendenza in crescita per il 2021: 306 nei primi quattro mesi secondo i dati Inail, cioè più di due al giorno. Senza contare i troppi incidenti invalidanti.
È una battaglia che non vorremmo dover combattere, ma che invece purtroppo la cronaca ci ripropone con il carico di dolore che porta con sé. Una battaglia – conclude il Segretario provinciale della Cisl cosentina, Giuseppe Lavia – che ci vedrà sempre in prima linea per riaffermare il diritto di ogni cittadino ad un lavoro sicuro e dignitoso, sapendo che con noi c’è la parte migliore della società, quella che non si arrende all’indifferenza e che si impegna per costruire un presente e un futuro migliori».
(Comunicato Stampa)