Nata dalla fusione tra le due originarie Città di CORIGLIANO e di ROSSANO in provincia di Cosenza, istituita ufficialmente il 31 marzo 2018 a seguito di referendum popolare dell’ottobre 2017, essa rappresenta oggi la terza città per popolazione e la prima per superficie della Calabria.
Con i suoi oltre 77 mila abitanti ed oltre 346 mila km2 CORIGLIANO ROSSANO risulta essere, per popolazione, la 72esima città più grande d’Italia in assoluto e la 11esima tra le città non capoluogo; e per superficie, la 29esima in assoluto e la 6 più grande tra le città non capoluogo.
Tra le città andate al ballottaggio la scorsa domenica 9 giugno, si colloca in assoluto all’ottavo posto per popolazione ed al quindi per superficie.
Pur mettendo da parte questi numeri che tuttavia fotografano l’importanza regionale e nazionale di questa nuova realtà urbana, sociale, culturale, demografica ed economica, visto il totale black out informativo (a parte Il Fatto Quotidiano) su questa che ci sembra, al contrario, una notizia la cui rilevanza politica ed istituzionale avrebbe dovuto valicare i confini regionali, ci permettiamo di attirare la vostra attenzione su un aspetto che consideriamo cruciale.
Da una parte, la costituzione di CORIGLIANO ROSSANO rappresenta l’esito della più grande ed importante fusione istituzionale tra due grandi città sperimentata nell’Italia repubblicana. Un fatto epocale che non ha precedenti nel panorama amministrativo nazionale; reso ancor più emblematico dal fatto che questa pagina democratica di condivisione e di progettualità comune sia stata scritta nel profondo Sud del Paese, in Calabria!
Dall’altra, il fatto che a sancire e rafforzare ancor di più quella volontà popolare si siano tenute, dopo il prescritto periodo commissariale seguito all’entrata in vigore della legge regionale di istituzione della nuova realtà, le prime elezioni democratiche della nuova grande Città che hanno scelto ed ufficializzato il primo sindaco, la prima amministrazione comunale ed il primo consiglio civico della stessa. – Pur nel rispetto assoluto delle rispettive linee editoriali e dell’oggettiva attenzione mediatica nazionale esclusivamente attratta dalle vicende dei soli comuni capoluogo, siamo convinti che si possa destinare un risalto ed approfondimento diversi a quella che, senza alcun municipalismo, appare oggettivamente un’autentica pagina di storia e di democrazia, di rinnovamento e di prospettiva, scritta dal basso da questa regione.
Nel ringraziarvi per quanto vorrete e potrete fare, colgo altresì l’occasione per invitarvi a venire scoprire lo straordinario patrimonio culturale, architettonico ed identitario, dal Codex Purpureus Rossanensis patrimonio UNESCO al Quadrato Compagna, pionieristico Palazzo delle Fiere del XIX secolo, dall’Abazia del Patire al Castello Ducale, ereditato e custodito nella Città d’Arte di CORIGLIANO ROSSANO (comunicato stampa)
Una risposta
L’importante è pubblicizzare la salvezza di una radio inutile con soldi (milioni) pubblici di radio radicale…