Nuove e pesanti accuse mosse nei confronti del sindaco Flavio Stasi. Al centro delle polemiche: il capitolo delle assunzioni. Pietro Lucisano, capogruppo della lista “Uniti per Corigliano Rossano”, denuncia pubblicamente un presunto sistema di clientelismo e favoritismi all’interno dell’amministrazione comunale, mettendo in discussione la trasparenza e la legittimità delle recenti assunzioni. Secondo quanto dichiarato da Lucisano in un comunicato stampa, dal 2022 il Comune di Corigliano Rossano avrebbe fatto ricorso a un’agenzia interinale per l’assunzione di quattro nuove risorse, bypassando i concorsi pubblici e privilegiando una cerchia di fedelissimi del sindaco. Questo, mentre sul territorio vengono bloccati importanti investimenti economici, che avrebbero potuto portare centinaia di posti di lavoro e rilanciare l’economia locale. “È ormai chiaro che il sindaco Stasi, invece di favorire investimenti privati capaci di rilanciare il nostro territorio, preferisce garantire posti di lavoro ai suoi sostenitori”, afferma Lucisano.
Investimenti bloccati e opportunità mancate
Il sospetto di un sistema clientelare
La strategia denunciata da Lucisano sembra configurare un sistema ben rodato, basato su favoritismi e sullo sfruttamento di canali paralleli per garantire ai fedelissimi di Stasi posizioni lavorative senza il regolare concorso pubblico. “Chi non riesce a superare un concorso, poi viene inserito comunque nello staff del sindaco, e successivamente anche i parenti vengono accontentati grazie alle procedure interinali”, accusa Lucisano. La vicenda, secondo il capogruppo di “Uniti per Corigliano Rossano”, si sarebbe svolta “nel silenzio e nell’opacità”, lontano dai riflettori e senza il dovuto controllo pubblico.
Media e intimidazioni contro chi dissente
Oltre alle accuse di favoritismi e clientelismo, Lucisano denuncia un clima di intimidazione mediatica nei confronti di chiunque osi criticare l’operato del sindaco Stasi. “In questa città, chiunque dissenta dalle posizioni del sindaco e esprima liberamente il proprio pensiero, viene trattato come un nemico del popolo”, dichiara, riferendosi alla recente gogna mediatica che lo avrebbe coinvolto. Un episodio recente riguarda una notizia vecchia di quattro mesi, che, secondo Lucisano, sarebbe stata “opportunamente riesumata” in un momento di difficoltà politica per Stasi.
La questione ruota intorno a una denuncia presentata dal sindaco, relativa a una possibile manomissione dei freni della sua auto, vicenda sulla quale Lucisano ha chiesto pubblicamente che venga fatta piena luce. Tuttavia, dopo le sue dichiarazioni, l’apparato di comunicazione del sindaco avrebbe attivato una campagna di attacchi personali nei suoi confronti. “La macchina della gogna mediatica è stata messa in moto contro di me, ma non ci faremo intimidire dai loro linciaggi mediatici”, ribadisce Lucisano.
Il futuro di Corigliano Rossano
La vicenda solleva interrogativi su quale sia il futuro politico ed economico della città di Corigliano Rossano. Lucisano accusa Stasi di aver tradito le promesse di trasparenza e legalità su cui aveva costruito la propria immagine, preferendo operare nell’ombra per consolidare il proprio potere attraverso un sistema di favoritismi e assunzioni opache. “Ci troviamo ormai di fronte a un sindaco che, invece di rispondere alle grandi questioni della città, si dimostra abile nel manovrare il sistema per garantire posizioni ai suoi”, conclude il capogruppo, lanciando un chiaro avvertimento: “La pacchia è finita”.