CORIGLIANO ROSSANO. Relativamente alla nuova nota in cui chi teneva abusivamente del materiale negli spazi comunali si autodefinisce “corteggiato”, dando per ennesima volta sfoggio di una visione totalmente distorta della interlocuzione e collaborazione istituzionale, ribadiamo due concetti semplici, che non sono interpretabili nemmeno da vecchi e ridicoli burattini della politica.
Il primo è che il Comune ha diffidato (non chiesto) più volte i proprietari di questo materiale privato a liberare gli spazi comunali perché non autorizzati e perché non in sicurezza, dando termini perentori che non sono stati rispettati. Addirittura, tale diffida è stata ignorata allorquando l’amministrazione di accingeva a rimuovere l’intera copertura per ragioni sanitarie. A titolo di esempio si ricordano le comunicazioni del 9 settembre 2019, prot. n. 74006, del 5 maggio 2021, prot. n. 43810, del 26 maggio 2022, prot. n. 54737, del 6 settembre 2022, prot. n. 89296, del 14 giugno 2023, prot. n. 69972, tutte con termini perentori. Se c’è dunque una prima cosa inequivocabile è che da almeno quattro anni è in corso una occupazione abusiva.
Il secondo concetto, ancor più semplice, è che il Comune non è né una agenzia di custodia di beni privati, ne deve dare disponibilità alternative per la custodia di beni privati tenuti abusivamente nei propri spazi.
Il fatto che si sia comunque data disponibilità di altri spazi, in sicurezza, nelle more di una veloce sistemazione definitiva a cura dei proprietari (cioè come fanno tutti i cittadini e le associazioni della terra) dimostra, ancora una volta, la totale propensione dell’Amministrazione a tentare di dare una mano a tutti, ma quando si è abituati a rapporti istituzionali ambigui e distorti, probabilmente si tende a scambiare la cortesia istituzionale in qualcos’altro.
Si tratta della cultura dell’occupazione abusiva di spazi e beni pubblici che purtroppo viene percepita così “naturalmente” da essere addirittura rivendicata a mezzo stampa, forse sperando di intimidire chi ricopre ruoli istituzionali, fallendo miseramente.
L’amministrazione continuerà a collaborare, sostenere, supportare con i propri mezzi tutti i gruppi, comitati associazioni che intendono promuovere la città nel rispetto delle regole e delle rispettive prerogative. Gli altri, in un modo o nell’altro, dovranno adeguarsi a questi semplici principi di civiltà.
Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano
Comunicato stampa