(A Cantina – Montesanto S.a.s.) CARIATI – Birra artigianale, vini biologici e naturali, cocktail identitari. Sembra esser diventata, questa, la richiesta e la tendenza sempre più forte di cui ‘A Cantina, nona torre della Cittadella Fortificata Bizantina di Cariati, si è fatta ancora una volta pioniera, promotrice ed interprete, calamitando, rafforzando ed esaltando con visione e convinzione la rete dei tanti ed appassionati produttori territoriali. E così viene issata ancora più in alto la bandiera identitaria che da oltre un decennio distingue questo baluardo contro l’oicofobia calabrese, divenuto ormai un riconosciuto presidio di qualità contro tutte le declinazioni stagionali e non, di mode, tendenze e soprattutto di cibo spazzatura, d’importazione multinazionale.
‘A Cariatisa. Si chiama così la birra artigianale prodotta ad hoc per ‘A Cantina dal Birrificio Magna Grecia di Cirò Marina. Va letteralmente a ruba. Altro che etichette blasonate d’importazione!
I VINI AUTENTICI DELLA CIRÒ REVOLUTION DI MODA ALLA CANTINA
I vini biologici e naturali, sempre di più preferiti ai classici fruttati e convenzionali imposti dalle grandi distribuzioni, sono quelli che ormai anche la stampa nazionale (da ultimo Il Sole 24 Ore) riconosce come icone della Cirò Revolution: un gruppo spontaneo di nove produttori del cirotano (Francesco De Franco, Cataldo Calabretta, Sergio Arcuri, Vincenzo e Francesco Scilanga, Assunta Dell’Aquila, Francesco Fezzigna, Cristian Vumbaca, Gianni Lonetti) che sta scommettendo sull’artigianalità della produzione e che in passato ha contestato il vecchio disciplinare che ammetteva tagli con vitigni internazionali. Da tutta la Calabria vengono a cercarli qui a Cariati.
E COME TI SCIALI CON I COCKTAIL ALLA LIQUIRIZIA E CLEMENTINE
E poi ci sono i cocktail, realizzati dal barman Cosimo Caligiuri, esperto di mixology, con misture che profumano di terra di Calabria, come la liquirizia, il bergamotto e le clementine. E ti sciali davvero!
AMARO OFFERTO, CAMPANACCIO PER LE PORTATE E SALE CONTRO MALOCCHIO
Ma c’è anche l’amaro che alla Cantina è sempre offerto, come segno e gesto di pace. Questa, nel cuore del Centro Storico di Cariati è un’altra delle alchimie che accompagnano, in questo caso, la consegna del conto, che qui è il momento conclusivo di una bella serata passata insieme senza accorgersi di aver fatto le ore piccole del mattino; con Giovanni Filareti, vero animatore ricercato ed oste senza tempo, apprezzato dai commensali, che gira per tavoli e sedie, suonando il suo campanaccio per avvisare dell’arrivo delle portate o distribuendo sale a tutti contro il malocchio.
HASTA LA CICORIA SIEMPRE, SOPRATTUTTO A FERRAGOSTO
Hasta la cicoria siempre. Con questo spirito e con questa rivendicazione dal sapore neorealista (di fatto alla Cantina la cicoria, introvabile altrove, non manca mai!), ci si sta preparando ad accogliere tutti anche per il pranzo di Ferragosto, purtroppo e notoriamente una delle peggiori giornate dell’anno – scandice Filareti – dal punto di vista della qualità, stagionalità, identità e territorialità del cibo nella ristorazione diffusa. Il nostro menù – annuncia – sarà sempre quello di sempre: accoglieremo quanti non se le sentiranno di svendersi anima e corpo alla Società Liquida, con le nostre melanzane ripiene; con i gamberi viola di Cariati, con pasta e alici o, se disponibili, con un bel piatto di sarde arrustute al barbecue a vista. Con il meglio dei vini di questa terra e con tutta la proposta musicale interpretata dalle band del territorio, diventate anch’esse simbolo di investimento in economia circolare e valore aggiunto dell’esperienza distintiva e competitiva di questo angolo di piacere, di rottura, di visione e di sorrisi, 365 giorni l’anno.
(comunicato stampa)