Catanzaro, 6 giugno 2025 – Coldiretti Calabria commenta positivamente la pubblicazione della graduatoria definitiva relativa all’Avviso pubblico per la protezione delle colture agricole e degli allevamenti stabulati, approvata con il Decreto Dirigenziale n. 8112 del 5 giugno 2025. Un provvedimento atteso, che rientra nella Misura 4.1.1 del PSR Calabria 2014-2022 e mette a disposizione 39 milioni di euro per il supporto diretto alle aziende, sempre più esposte ai danni provocati dalla fauna selvatica.
Secondo Coldiretti, si tratta di un passo concreto: le risorse consentiranno l’acquisto di recinzioni, dispositivi dissuasivi e altri strumenti di difesa attiva. «È un segnale importante – afferma l’organizzazione agricola – che riconosce la legittimità delle nostre richieste, frutto di un lavoro di pressione e mobilitazione svolto in tutta Italia».
Una pressione che non si ferma
Tuttavia, la sola difesa passiva non basta. L’invasione di cinghiali continua a creare danni gravi ai raccolti, agli allevamenti e alla sicurezza stradale. «Servono azioni tempestive – continua Coldiretti – e occorre accelerare l’attuazione del piano straordinario, rendendo operative tutte le misure già previste».
Tra queste, la più urgente è quella che consente agli agricoltori cacciatori, in possesso di regolare licenza, di agire come “bioregolatori”. Secondo Coldiretti, questi soggetti sono già radicati nel territorio, conoscono le dinamiche locali e possono intervenire subito, senza attendere iter burocratici spesso farraginosi.
Rafforzare anche i selecontrollori
Oltre ai bioregolatori, Coldiretti chiede un rafforzamento delle squadre di selecontrollo: «Il loro intervento deve diventare più regolare, incisivo ed efficace. Vanno rimossi gli ostacoli amministrativi e potenziato il coordinamento operativo».
La Calabria rurale, conclude Coldiretti, «non può restare ostaggio dei cinghiali. La politica deve fare la sua parte con misure rapide, efficaci e ben coordinate».
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