CARIATI Brutta storia. La tragedia che ha colpito il comandante della Polizia Municipale Pietro De Luca apre a riflessioni anche inquietanti. Rompe il silenzio, sul punto, il suo avvocato di fiducia Mario Sero, il quale ha sentito il «dovere, morale e professionale, di chiarire alcuni aspetti della sua vicenda giudiziaria. Il mio assistito (tra l’altro mio fraterno amico ) ha lasciato questa vita terrena da persona incensurata ed innocente. Nessuna sentenza di condanna era stata emessa nei suoi confronti e, ovviamente, nessuna somma risarcitoria era stata riconosciuta a chicchessia. Il processo a suo carico, ancora in primo grado, è attualmente in fase di istruttoria dibattimentale. Quanti, anche durante le esequie, si sono esercitati nel perverso “gioco” della propalazione di notizie false, calunniose, denigratorie e oltraggiose abbiano il buon gusto, ed il buon senso, di tacere e, soprattutto, di fare ammenda a se stessi.
Il mio assistito è stata vittima, piuttosto, di decisioni discutibili “ai limiti di ogni umana sopportazione” che lo hanno esposto ad una sorta di perenne gogna mediatica in un ambiente, quale quello nostrano, ove si annidano da sempre “anonimi scrivani “».