In occasione della sua inaugurazione, con tanto di taglio del nastro e discorsi istituzionali, infatti, la c.d. “Catasta” (polifunzionale progettato dal famoso architetto Mario Cucinella immerso nello splendido scenario naturalistico dei Piani di Campotenese), destinata a diventare uno dei luoghi simbolo del Parco Nazionale del Pollino (area protetta più vasta d’Italia, dal 2015 inserita, per la sua bellezza e per la sua biodiversità, nella rete mondiale degli UNESCO Global Geoparks), grazie al forte volere del Presidente dell’Ente Parco Mimmo Pappaterra ospiterà il tributo all’indimenticabile bassista americano Jaco Pastorius a firma dei due figli Felix (anch’egli talentuoso bassista) e Julius (portentoso batterista) e del sassofonista José Luis Santacruz.
Fino al 1970 il basso era visto principalmente come uno strumento di contorno e molti bassisti jazz suonavano bassi acustici o contrabbassi; fu proprio Jaco Pastorius, vero e proprio virtuoso dello strumento e grande sperimentatore, che portò il basso jazz, per così dire, a un “altro livello”. Oltre ad utilizzare l’innovativa tecnica degli “armonici artificiali” (che spesso e volentieri, come nell’introduzione della hit dei Weather Report “Birdland”, rendeva le sue linee di basso molto simili a linee di chitarra elettrica), la leggenda gli attribuisce l’invenzione del basso elettrico “fretless”, ossia senza tasti, caratterizzato da una sfumatura vocale che ne rendeva melodico il sound, che Jaco, personaggio carismatico e poliedrico, suonava in modo veloce e forte, quasi da solista, cantando, facendo acrobazie e stando spesso scalzo e a petto nudo.
Jaco, che prima di morire prematuramente a soli 35 anni a causa delle lesioni subite durante una rissa e che ha anche il merito di aver incorporato i ritmi afro-cubani nel suo repertorio, combinandoli con sensibilità R&B e Funk, nel corso della sua breve ma prestigiosissima carriera ha collaborato con una gamma estremamente variegata di musicisti – dai grandi del jazz come Pat Metheny, Herbie Hancock e Wayne Shorter agli artisti del mondo mainstream come Joni Mitchell e Ian Hunter della band classic rock Mott the Hoople (persino Robert Trujillo, bassista dei Metallica, inserisce Jaco tra i suoi idoli).
Così, per onorare la memoria di questo immenso artista, dopo anni di sperimentazione musicale e di collaborazioni importanti (tra cui quelle con Bobby Thomas dei Weather Report, gli Yellowjackets, Cindy Blackman ecc.) spaziando tra il Jazz, il Funk e l’R&B, i suoi figli hanno incontrato Santacruz (ideatore, già nel 2015, del progetto “Through Jaco”) e con lui hanno deciso di intraprendere un vero e proprio viaggio nella musica del loro leggendario padre, definito dalla stampa e dalla critica specializzata come “il miglior bassista al mondo”.
Nel corso della serata, che gode del prestigioso patrocinio istituzionale del Consolato Generale degli USA, che sarà ad ingresso libero (fino ad esaurimento dei posti disponibili) e che si svolgerà in assoluta sicurezza, con garanzia di distanziamento, uso obbligatorio dei dispositivi di protezione personale e nel rispetto di tutte le norme di contenimento del Covid 19 (motivo per cui è altamente consigliabile la prenotazione), i tre musicisti, che hanno una tale conoscenza dei brani di Jaco che ne potranno persino suonarne le diverse parti strutturali cambiandone l’ordine, generando così una costante sorpresa, spazieranno musicalmente tra interpretazione ed improvvisazione, assicurando, con la loro virtuosità, di godere di un concerto di altissimo livello, caratterizzato da una perfetta alchimia tra Funk, Fusion e Latin Jazz.
Prosegue con successo la XX edizione del Peperoncino Jazz Festival, che da domani, mercoledì 4 agosto, fino a venerdì 6 si caratterizzerà nel segno del “Roseto Jazz Fest”, con una “tre giorni” di altissimo livello artistico in programma in uno degli scorci più suggestivi dello splendido borgo medievale di Roseto Capo Spulico. A dare il via a questa triplice tappa rosetana all’insegna del grande jazz, fortemente voluta dal sindaco Rosanna Mazzia, dal presidente del Consiglio Comunale Vanessa Franco e da tutta l’amministrazione comunale dello splendido comune ionico, sarà un cantautore e chitarrista scandinavo raffinato e di grande talento: TERJE NORDGARDEN, che sarà protagonista domani sera alle 22 in una serata che vanta l’alto patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia.
Già ospite alcuni anni fa nel corso delle tappe silane del festival organizzato dall’associazione Picanto e diretto da Sergio Gimigliano ispirate alle sonorità scandinave, Nordgarden è un artista proveniente dal songwriting classico della vecchia scuola americana, con radici ben piantate nel folk, nel blues, nel gospel e nel rock.
La ricerca di questo talentuoso musicista scandinavo è orientata verso belle canzoni melodicamente ispirate e che abbiano una storia da raccontare, che vengono eseguite dal vivo con una forte dose di coraggio e passione bruciante, nel solco della tradizione di figure imprescindibili come Bob Dylan, Bruce Springsteen e Neil Young, fino ad autori più recenti come Elliott Smith, Ryan Adams e Rufus Wainwright.
Nordgarden, considerato dalla stampa del suo paese “Il miglior nuovo cantautore norvegese” e paragonato dai giornalisti al grande Ryan Adams, ha all’attivo ben sette album in studio (più un live), dai quali trarrà una selezione di brani che eseguirà per il pubblico del PJF, proponendo anche quelli contenuti in “Changes”, lavoro discografico uscito nell’ottobre 2020, nonché “Last Breath”, rock ballad che arriva dritta al cuore che costituisce il primo singolo estratto da “All we need”, album di prossima pubblicazione.
Dopo questo primo, appassionante concerto, che sarà ad ingresso libero (fino a esaurimento dei posti disponibili in base alle prescrizioni anti covid 19), giovedì 5 sarà la volta del nuovo protagonista della scena Nu Soul italiana: il cantante Davide Shorty; venerdì 6, infine, mentre a Villapiana presso il Lido Blue Sky Beach gli Avulive con ospite il sassofonista siciliano Sebastiano Ragusa saranno protagonisti della prima delle due tappe del PJF 2021 nel segno del XIII “Villapiana Jazz Session”, il “Roseto Jazz Fest” si chiuderà con un concerto internazionale che gode del prestigioso patrocinio del Consolato degli Stati Uniti d’America e che vedrà sul palco il portentoso altosassofonista americano Jesse Davis.
Il festival musicale più piccante d’Italia proseguirà poi nella vicina Trebisacce, la cui Piazza Matteotti dall’8 al 10 agosto sarà scenario delle tre tappe all’insegna dell’evento “Enotria Jazz Fest”, e prima di inondare musicalmente il Tirreno cosentino nella seconda metà di agosto e di concludersi con una settimana settembrina ricchissima in programma a Castrovillari (la cui vita culturale si caratterizza all’insegna del prestigioso brand “Città Festival”), nel cuore del Pollino (con tappe dal 10 al 14 agosto a Laino Borgo, Mormanno, Civita e Plataci).
Il XX PJF – evento realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, presentato a valere sull’avviso pubblico relativo ai Grandi Eventi Internazionali della Regione Calabria, vanta i prestigiosi patrocini istituzionali del Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di 20 amministrazioni comunali, del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, della Reale Ambasciata di Norvegia (oltre a quelli di associazioni quali FAI, Touring Club Italiano, F.I.S. Calabria e Slow Food Riviera dei Cedri), è sostenuto da numerosi ed importanti Sponsor privati (tra cui Gas Pollino, Pollino Gestione Impianti, Minerva Resort Spa, Nuovo Imaie e Ottica Di Lernia) e prestigiosi Media Partner (su tutti, Jazzit, Il Quotidiano del Sud L’Eco dello Ionio e Viaggiart), toccherà in un mese e mezzo di programmazione ben 20 località calabresi e senza dubbio anche quest’anno, tappa dopo tappa, si confermerà come uno dei più importanti eventi culturali e turistici dell’estate calabrese, nonché come uno dei festival jazz più caratteristici d’Italia.
(Comunicati Stampa)