Signor Sindaco di Corigliano Calabro, concittadini,
sulle spalle di questo martoriato Territorio è salita anche la tragedia immigrati. C’è chi li definisce <<fratelli più sfortunati bisognosi d’aiuto>> e su tale punto non ci sono dubbi e chi <<un grave problema che si aggiunge ad altri >> in un contesto internazionale di indifferenza che fa gridare allo scandalo nel senso più vero dell’Evangelo.
Questa sera (ieri, ndc) il Comitato riunito in Assemblea per discutere di Fusione dopo la positiva riunione del 9 aprile scorso, ha esordito approvando il seguente Ordine del Giorno:
<<Le 100 Associazioni riunite in Comitato per favorire le ragioni più vere dell’interesse generale alla Fusione dei due principali Comuni della Piana di Sibari, nel frangente di questo nuovo sbarco di immigrati, guardano all’azione della Giunta del Comune di Corigliano Calabro e al suo Sindaco con grande rispetto e solidarietà e si mettono a disposizione, ciascuna nel proprio ambito, per qualsiasi bisogno esse possano soddisfare in favore della giustizia sociale e della solidarietà universale nel rispetto della dignità di ogni singolo uomo, donna, bambino affinché non sia lasciato solo a gestire il proprio malessere. Non ci saranno risorse bastevoli a coprire i bisogni dell’Umanità intera se la ricchezza permarrà in mano a pochi soprattutto nei luoghi da dove provengono i diseredati e se si continuerà ad utilizzare masse di disperati per creare terrore e distrarre l’Umanità dalla necessità di un corretto uso delle risorse planetarie. Oggi, qui al Porto di Corigliano si è operato certamente per il meglio e ai protagonisti delle azioni positive vada il plauso e la solidarietà nostre. Sindaco! Siamo tutti con te, pronti ad operare per il meglio>>. In ordine, poi, alla gravissima emergenza sanitaria che ha visto nella Piana, Alto e Basso Jonio cosentino, nel volgere di pochi anni, la chiusura di Ospedali e il depauperamento di quelli rimasti aperti, al Comitato non desta meraviglia che qualcuno, invece di trarre profitto dalla posizione istituzionale che occupa per favorire l’inizio dei lavori del Nuovo Ospedale della Sibaritide, proponga di distrarre i relativi fondi per costruirne a Cosenza un altro al posto di quello esistente per servire sempre e solo quella collettività. Si sa che la madre dei cretini come quella dei predoni provocatori è sempre incinta ma il troppo è troppo. L’Ospedale della Sibaritide è stato già appaltato e non consentiremo a nessuno (dopo 10 anni di iter) di scippare questo fondamentale presidio sanitario così come ci batteremo per invertire la tendenza attuale che mira alla spoliazione della sanità di prossimità.
Pertanto a fronte della gravità della situazione e in assonanza con gli appelli rivolti alle Istituzioni dal nostro Arcivescovo mons. Satriani, ribadiamo che non c’è più tempo da perdere per la Fusione dei due nostri Comuni.
(comunicato stampa)