Speravamo, sbagliando, che il momento concitato che stiamo vivendo e la gravità dell’oggetto riguardante la missiva, portasse a desistere dall’inesauribile spocchia che primeggia nella mentalità di costoro che pensano di essere unti dal Signore. Mettere in discussione l’unità dei Sindaci su questioni delicate come la vita delle persone (vaccini) è il frutto di una condotta che, mai e poi mai, Personalità Politiche del lontano passato, espressione del centralismo, avrebbero mai posto in essere. I Capoluoghi storici nell’ultimo trentennio hanno perso autorevolezza e prestigio nelle loro classi dirigenti, le stesse avvitate su se stesse, megalomani e centraliste, sprovviste di una visione d’insieme e di territorio inteso come sistema Calabria.
Il sindaco di Cosenza non ha mai preso parte alle conferenze dei sindaci dell’Asp di Cosenza da quando le ha attivate il Sindaco di Corigliano Rossano e tutto questo avviene dietro una cortina di silenzio inaudito. Così come, apprendiamo dalla stampa, il Sindaco di Crotone continua a denunciare l’atteggiamento isolazionista in materia di sanità (e non solo) da parte dei poteri centralisti. L’unica via d’uscita, e spiace che i sindaci di Corigliano-Rossano e Crotone continuino sulla strada dei predecessori, è prendere le distanze da un sistema politico che continua a marginalizzare l’Arco Jonico, rendendolo succube in tutte le sue sfaccettature. L’idea di un luogo politico autonomo e indipendente attraverso la costituzione di una nuova provincia, a saldo zero, della Magna Graecia è la chiave di svolta per restituire dignità all’intero territorio.
Senza aprire a conflitti istituzionali o scontri, ma sulla base di una giusta e legittima battaglia basata sui principi di pari dignità, chiediamo ai due Sindaci di aprirsi a un dialogo sulla questione Magna Graecia, così da distinguersi dal passato e lasciare traccia di sé rispetto a un progetto rivoluzionario che, ripetiamo, rafforza l’intero sistema Calabria. (Comunicato stampa)