È quanto affermano in una nota i soci Giuseppe Gatto, Cesare Renzo, Giuseppe D’Urso, Claudio Viola, Luca Salvatore Sammarro, Andrea Casaleno, Saro Costa, Stefano Pirillo, Antonio Trebisonda, presentatori di un ricorso inviato nei mesi scorsi per la violazione dell’articolo 11 dello Statuto, che ha prodotto la decadenza degli organi della condotta Slow Food Sibaritide Pollino Arberia Versante Ionico Cosentino deliberata lo scorso 5 ottobre durante la seduta del Consiglio Nazionale Slow Food tenutosi a Bologna.
«Le cose non stanno proprio come sostiene l’ex fiduciario, la condotta è stata commissariata per gravi inadempienze statutarie come stabilito dall’articolo 11 lettera m) . Per amor di verità riportiamo uno stralcio della comunicazione (che alleghiamo) che il Comitato Esecutivo nazionale di Slow Food ha inviato ai soci della Condotta: “Cari soci, come sapete, l’ultimo periodo trascorso è stato, per la vostra Condotta, caratterizzato da gravi incomprensioni che, con il tempo, hanno portato all’instaurarsi di un clima piuttosto teso, non conforme allo spirito che deve costantemente permeare l’attività della nostra Associazione. Un clima di tensione sviluppatosi soprattutto all’interno del Comitato di Condotta, che ha visto crescere una contrapposizione tale da portare gli organismi nazionali ad intervenire, per approfondire la conoscenza della situazione e adottare eventuali decisioni. Siamo pertanto a scrivervi per informarvi delle deliberazioni assunte dal Consiglio Nazionale nella seduta del 5 ottobre a Bologna. Ai sensi dell’art. 11 lett. m) dello Statuto Nazionale, il Consiglio Nazionale, su proposta del Comitato Esecutivo Nazionale, ha deliberato la decadenza del Comitato di Condotta della Condotta Slow Food Pollino Sibaritide Arberia Versante Ionico Cosentino. Si sottolinea, in questo senso, come la deliberazione intervenga nei confronti dell’organismo nella sua interezza e, quindi, di tutti i membri che lo compongono, come nominati in origine, rif. Assemblea di Condotta del 23 marzo 2018 a Saracena. Il Consiglio Nazionale, sempre a norma delle disposizioni statutarie, ha inoltre deliberato, a maggioranza dei voti, di nominare un Commissario straordinario, il quale prenderà contatto con voi nei prossimi giorni, nelle forme che riterrà opportune. Nel rispetto di quanto sopra, quindi, le iniziative assunte da soggetti diversi dal Commissario Straordinario, compresa l’autoconvocazione da parte di trenta soci di un’assemblea della Condotta per l’8 ottobre 2019 ad Acri, proposta reiterata dal Comitato di Condotta in data 5 ottobre 2019, non saranno considerate valide”».
«Com’è facile notare – sostengono i sottoscrittori del ricorso – il Comitato Esecutivo mette in risalto che anche la tanto sbandierata riunione di condotta convocata per oggi 8 ottobre ad Acri dal sedicente fiduciario “non sarà valida”. Al neo commissario auguriamo buon lavoro. Tanto dovevamo».
(comunicato stampa)
Di seguito l’allegato documento del Comitato Esecutivo: