Il Sottoscritto rende noto, con la presente, di avere comunicato, già con prot. n. 8948 del 25/02/2015, al Sig. Sindaco, con il quale vi è stata una iniziale sintonia di intenti sul piano di razionalizzazione e contenimento della spesa, purtroppo non potutosi realizzare per come infra si chiarirà, la propria indisponibilità alla eventuale proroga dell’incarico di Responsabile presso l’Ufficio Finanziario-Patrimonio del Comune di Corigliano Calabro attesa la mancata attuazione integrale del necessario piano dei tagli alla spesa, per l’importo di € 648’000, così come previsto dalle deliberazioni di Giunta Comunale n. 143/2014 del 10/07/2014 e Consiglio Comunale n. 58 del 25/09/2014. L’attuazione di tale piano, nello specifico, in ossequio alle prescrizioni contenute nella Delibera n. 12/2014 della Corte dei Conti, rappresentava condizione necessaria ed imprescindibile nell’ottica del definitivo riequilibrio strutturale dei conti dell’Ente, oltre che alla mia permanenza in seno agli Uffici Finanziari. Le sopravvenute ed insanabili incompatibilità esistenti tra la novellata programmazione economico-finanziaria dell’Ente (sfociata nel recente atto di G.C. n. 25 del 19/02/2015, con il quale mi si richiedeva di elaborare il piano esecutivo di gestione per l’anno 2015 sulla base del bilancio assestato 2014, ovvero senza prevedere alcun taglio alla spesa se non quello relativo alla dismissione dei fitti passivi) e quanto predicato da tempo dal Sottoscritto, ovvero la necessità di focalizzarsi indefessamente sul taglio alla spesa, oltre che sul recupero dell’evasione tributaria, non mi avrebbero consentito di proseguire oltre. Il Sottoscritto, infatti, è convinto che solo attraverso una radicale revisione e riduzione strutturale della spesa dell’Ente, unitamente al recupero dei tributi evasi, sarebbe possibile mettere in sicurezza in modo definitivo le casse comunali. Non esiste, a mio modo di vedere, alcuna altra alternativa in merito. Rebus sic stantibus, nella successiva data del 27/02/2015, provvedevo a richiedere le ferie residue di mia spettanza, e pari a 22 gg, dal 02/03/2015 al 31/03/2015 compreso, ultimo giorno del mio contratto e, sempre nella stessa data, con prot. n. 9345, individuavo, con apposito provvedimento di organizzazione, il mio sostituto nella persona del Dott. Giovanni Santo. All’atto del mio insediamento, avvenuto il 4 febbraio 2014, il saldo di cassa disponibile per
l’Ente era pari ad € 40’935,09 al netto delle somme vincolate e dell’anticipazione di tesoreria, mentre i debiti certi, liquidi ed esigibili al 31/12/2013 consistevano in poco meno di 9 milioni di euro. Alla data del 25 febbraio 2015, poco più di un anno dopo il mio insediamento, il saldo di cassa ammontava ad € 2’181’629,80, sempre al netto delle somme vincolate e dell’anticipazione
di tesoreria, per una disponibilità complessiva per l’Ente di ammontare pari ad € 8’021’559,20; i debiti certi, liquidi ed esigibili riferiti al 31/12/2014, per i quali era già stata predisposta la relativa determina di liquidazione alla data del 25/02/2015, ammontavano a poco più di 4,5 milioni di euro mentre la massa debitoria esistente al 31/12/2013, citata poco prima, e pari a
poco meno di 9 milioni di euro, era stata completamente azzerata. La media dei pagamenti ai fornitori, relativamente all’anno 2014, si è assestata sui 203 giorni, sicuramente in miglioramento rispetto agli anni precedenti, a fortiori considerato come solo 13 mesi fa il Comune fosse vicinissimo al dissesto finanziario. Oltre a ciò, durante il mio mandato non si è mai fatto ricorso all’anticipazione di cassa, risparmiando € 120’000,00 all’anno in interessi passivi; sono stati rinegoziati tutti i mutui in essere con la Cassa Depositi e Prestiti, come da delibera di C.C. n. 68/2014, rinegoziazione la quale ha consentito all’Ente un risparmio, in termini di quota capitale da versare alla stessa Cassa, pari a € 71’000,00 annui; è stato definito il pagamento agevolato delle cartelle Equitalia in capo all’Ente, ai sensi della Legge n. 147 del 27/12/2013 art.1 e così come da deliberazione di G.C. n. 71/2014, definizione la quale ha consentito un risparmio per le casse comunali, in termini di minori interessi passivi da pagare, pari ad € 179’515,96 e, inoltre, il pagamento di tale debito nei confronti di Equitalia ha consentito lo sblocco dei crediti vantati dal Comune nei confronti della Regione Calabria per un importo pari ad € 416’493,47. Inoltre, gli unici tagli alla spesa effettivamente realizzati dall’Ente (sul totale dei 648’000 preventivati in Giunta e Consiglio Comunale e relativi al piano triennale 2015-2017) sono stati unicamente quelli che dipendevano direttamente dal Sottoscritto, e relativi alle dismissioni dei fitti passivi. Per quanto riguarda il Patrimonio dell’Ente, si è provveduto a censire tutte le proprietà comunali portando alla luce ben 640 ettari di terreni così detti “livellari”, per i quali si procederà all’emissione dei relativi ruoli, e si è proposto un piano razionale di alienazione del patrimonio, da autorizzare con apposita deliberazione. Inoltre, si è proposta l’assegnazione di ogni singolo immobile comunale al settore di competenza di modo che ogni responsabile potesse essere cosciente di tutti i costi ed i ricavi in capo allo stesso. Si è proceduto, infine, come detto, alla dismissione degli onerosi fitti passivi in capo all’Ente ed alla
ripartizione dei costi relativi al Centro per l’Impiego tra tutti i Comuni le quali popolazioni usufruiscono del servizio ed i cui oneri ricadevano solo ed esclusivamente sul nostro Comune. Tutto ciò è stato realizzato a tempo di record, in poco più di 12 mesi, tra mille difficoltà ed ostracismi vari, anche grazie alla fattiva collaborazione dei membri del Settore Finanziario Patrimonio, che sentitamente ringrazio, il quale Settore, per coloro i quali non lo sapessero, consta di sole 7 unità lavorative, incluso il Responsabile e l’economo comunale, ben pochi se rapportati all’enorme mole di adempimenti in capo al Settore de quo e, soprattutto, se rapportati al numero dei dipendenti in forze ad altri settori quali, ad esempio, quello Istruzione- Servizi Sociali, ben 20 unità lavorative, o Urbanistica, 12 unità.
Colgo l’occasione per ringraziare il Dott. Giovanni Santo per il suo preziosissimo ed insostituibile supporto, oltre che per i numerosi insegnamenti. La fiducia manifestatami nel volermi affidare un così tanto delicato quanto gravoso e prestigioso incarico quale quello di dirigere il Settore più importante, quello Finanziario, del sesto comune Calabrese per numero di abitanti, alla luce dei numeri testé enunciati, ho la presunzione di credere sia stata molto più che ampiamente ripagata.
Tanto si doveva.
Dott. Enzo Claudio Gaspare SIINARDI