Piena condivisione su quanto affermato dal sindaco Geraci per ciò che attiene il discorso fusione. Ad esprimerla è l’imprenditore coriglianese, Natale Falsetta, che sull’argomento già da tempo si sta impegnando affinché il progetto vada in porto.
“La parola fusione – afferma Falsetta – ci deve unire, non dividere, le perplessità del sindaco di Corigliano vanno ascoltate, condivise e chiarite poiché non vengono esternate da un cittadino semplice, ma bensì dal primo cittadino che ha il sacrosanto diritto e dovere di sapere di quale futuro saranno protagonisti la sua città e i suoi cittadini.
Nessuno vuole fermare il progresso e il futuro di questi due grandi città della Sibaritide. In questo caso il tempo va utilizzato senza risparmio proprio per chiarire tutti i dubbi e le perplessità che in questo processo di fusione possono scaturire e sono tanti! E vanno affrontati con serenità, condivisione e senza fretta proprio perché bisogna arrivare al referendum con le idee chiare per convincere sia i cittadini di Corigliano che i cittadini di Rossano. Uno dei dubbi che mi ha sempre lasciato senza risposta : perché Rossano – afferma ancora l’imprenditore – nel deliberare l’atto d’impulso lo approvò in pochi minuti, mentre Corigliano ha speso un anno di tempo per fare la delibera e ancora si nutrono dubbi e perplessità? Perché non siamo ancora convinti? Perché Rossano non ha mai accettato l’ipotesi Cassano?
Eppure Cassano si propose già nei primi passi del progetto di fusione e io ne sono testimone e promotore! Chi ha il diritto di decidere in questo percorso? I due comuni, mi sembra logico! Perché deve prevalere l’opinione di Rossano nel no a Cassano, mentre Corigliano dice si a Cassano?
Mi domando se Rossano è ferma sulle sue posizioni lascia intuire che ha più interessi che Cassano stia fuori?”
(fonte: La Provincia di Cosenza)