“Abbiamo salvato vite umane durante l’alluvione. E per questo abbiamo pagato un prezzo. Non mi pento, lo rifarei anche oggi” incalza la Straface. Accusata di concorso esterno in associazione mafiosa, com’è noto, l’ex sindaco è stata assolta.
L’avvocato Serravalle sottolinea il ruolo dei pentiti Curato e Alfano ritenuti poco attendibili. Ha posto in discussione i componenti della commissione d’accesso alcuni dei quali avevano partecipato attivamente nell’ambito delle indagini in Santa Tecla. Per l’avvocato Serravalle è stata una autentica stortura. Altra stortura è avvenuta all’esito delle risultanze quando la commissione stessa ritenne di inviare la relazione all’antimafia. Atti che tra l’altro non hanno avuto accoglimento durante la fase processuale. Aspetti paradossali inoltre si sono consumati durante le antecedenti amministrazioni quando vennero prodotti atti analoghi in somma urgenza e tali provvedimenti identici non sono stati attenzionati. “La formula assolutaria della sentenza” conclude il penalista “non lascia spazio ad alcun tipo di dubbio, poiché” sottolinea “il fatto non sussiste, con particolare riferimento all’accusa di concorso esterno e di corruzione elettorale”.
Relativamente all’accusa di abuso di ufficio contestato a tutti gli altri imputati, il tribunale, nonostante la prescrizione, ha dichiarato l’insussistenza del fatto. “Una sentenza che fa giustizia non solo nei confronti dei protagonisti ma anche nei confronti di una intera comunità privata ingiustamente della propria rappresentanza politica. Siamo pronti ad ogni sviluppo processuale e siamo sicuri delle nostre ragioni” così conclude l’avvocato Serravalle.