“Esprimo grande soddisfazione per la qualità e concretezza delle proposte emerse durante il dibattito tenutosi oggi presso la cittadella regionale e promosso dal Presidente della Giunta per condurre, insieme agli attori qualificati presenti sul territorio, una seria analisi del rischio sismico in Calabria”. Così il consigliere Bevacqua, il quale sottolinea come “nel lungo e articolato confronto, è emerso un chiaro spirito collaborativo che ha preso le mosse dalla introduzione del presidente Oliverio che ha tracciato, senza infingimenti, un quadro di ferma consapevolezza in relazione ai rischi attuali e ai ritardi accumulati negli anni da parte dei governi che si sono succeduti”. “In particolare – prosegue Bevacqua – la sua proposta di attivare due gruppi di lavoro che contemperino Regione e professionisti, dimostra la volontà di mettere in campo le migliori energie disponibili, anche alla luce della scelta di affidarne il coordinamento all’assessore Francesco Russo, la cui competenza in materia è testimoniata dal suo essere componente della Commissione Nazionale Grandi Rischi. Da più parti è emersa la necessità di mutare l’approccio culturale verso il territorio, mediante una capillare campagna di sensibilizzazione che miri, altresì, a una più netta assunzione di responsabilità da parte degli ordini professionali e dei tecnici sul campo, che devono diventare il primo baluardo contro la violazione dei dettami scientifici e normativi, i soli che possano essere garanzia di interventi oculati”. “Condivido, infine, – conclude Bevacqua – il favorevole richiamo fatto dal presidente Oliverio in merito al lavoro svolto dal Consiglio regionale mediante l’approvazione del QTRP e della nuova legge urbanistica e, in qualità di presidente della Commissione Ambiente e Territorio, ribadisco, come già più volte affermato, la mia convinzione nell’importanza di regole che siano certe e prodromiche alla utilizzazione di strumenti efficaci. La nostra ambizione deve essere alta e in linea con i tempi che viviamo: dobbiamo realmente contribuire a proporre la Calabria come modello di riferimento a livello nazionale, facendole abbandonare il ruolo, troppo a lungo rivestito, di soggetto passivo e di fruitore marginale ed eterodiretto da scelte assunte altrove. In quest’ottica, calendarizzerò a breve una serie di sedute della Commissione da me presieduta, per meglio approfondire le tematiche emerse e acquisire spunti di rilievo dei quali rendere partecipi l’intero organo legislativo regionale”.