CORIGLIANO-ROSSANO – Troviamo davvero divertenti i voli pindarici del consigliere comunale Francesco Madeo nei suoi cadenzati comunicati da chi deve timbrare il cartellino alla propria associazione politica con sede a Roma per ricordare che esiste. Non ci viene altro termine se non quello di “Fiction” per definire le ricostruzioni di chi ad oggi avrebbe dovuto maturare una esperienza politica tale da riconoscere le differenze tra le competenze di una Regione, di un Ente Locale e di un ATO, come anche la differenza tra un alloggio popolare ed un concetto più profondo e complesso come il “Social Housing”. Per non parlare di quando manifestò l’esigenza di chiudere le scuole di periferia perché avendo pochi alunni non verrebbe assicurata una buona qualità della didattica.
Corre l’obbligo anche citare e ricordare ai cittadini le fantasiose teorie sul compostaggio (con premialità), pratica considerata dallo stesso più una punizione che un’opportunità, le insinuazioni vergognose verso un professionista (coordinatore scientifico di Zero Waste Italy) di comprovata esperienza ed integrità, le affermazioni colme di rudimenti di sociologia per cui i residenti/professionisti delle case sparse nell’area urbana di Corigliano sarebbero “troppo impegnati” per dedicarsi alla pratica del compostaggio e le affermazioni sul porta a porta spinto che sarebbe soluzione da rivedere perché “rubano i mastelli”. E come dimenticare i paragoni di città come Milano con i Comuni della provincia di Cosenza di piccole dimensioni, a suo dire virtuosi, ma che in realtà stanno pagando come tutta la Calabria le conseguenze di soluzioni strutturali che tardano ad arrivare. Infine, l’ultimo “colpo di scena”: le teorie del complotto nell’interpretare le percentuali sulla raccolta differenziata, mentre i comuni calabresi erano invasi dai rifiuti per strada. Tutto questo mentre il Sindaco Stasi con un’ordinanza si assumeva la responsabilità di attivare percorsi emergenziali per consentire i conferimenti e la pulizia alla nostra e ad altre città.
Ha avuto da ridire anche sui i PinQua, 3 progetti da 15 milioni di euro l’uno, ove uno strumento prezioso come il “social housing” che favorisce la coesione sociale, viene declassificato dal consigliere di Azione come un “dormitorio” e confonde la demolizione di alcuni manufatti, non di pregio, con degli edifici incapsulati sotto la Chiesa di Santa Maria, non contemplati in questa fase e non inseriti nel finanziamento. Tutti questi espedienti per sminuire un progetto di quasi 15 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere dei “Vasci”. Ma la “sceneggiatura” assume risvolti ancora più inquietanti quando si parla dell’Edificio Taverna a cui si è tenuto così tanto in passato da lasciare che venisse montato un ripetitore sul tetto.
Sicuramente non siamo i soli a ritenere offensive le insinuazioni e le ricostruzioni di bassa lega del Consigliere Francesco Madeo sui Pinqua, e vorremmo sapere cosa ne penserebbero i tecnici navigati che hanno lavorato ai tre progetti finanziati. Stiamo parlando di tecnici e progetti che portano lustro alla nostra Città, al pari di quelli finanziati per le città Milano, Genova, Roma, Mantova e Bari (quest’ultimo è a firma dell’architetto Fuksas). Proprio il progetto su Schiavonea, che comprende tra i tanti interventi di rigenerazione anche l’edificio Taverna e la regimentazione delle acque del lungomare, è finito in una selezione speciale di otto Città, tra cui quelle citate poc’anzi dell’Alta Commissione PinQua del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili.
È questo purtroppo lo stile, la lungimiranza e la grande preparazione politica e amministrativa che sfoggia il Consigliere Madeo nelle sue note stampa roboanti e durante i lavori delle commissioni ed i consigli comunali.
Una preparazione e una conoscenza dei fatti, pari all’onestà intellettuale dimostrata nel far ricadere sulle amministrazioni comunali ogni responsabilità per l’emergenza rifiuti che in tutta la Regione sta esasperando cittadini e Sindaci. Un po’ quando dice da un lato che la soluzione è differenziare (peccato che non abbia votato il nuovo piano comunale di igiene urbana che prevede il porta a porta spinto su tutto il territorio comunale), e dall’altra che la città non è capace e pronta a farlo.
E poi si parla di coerenza e idee chiare sulla gestione della città.
In verità a parte strampalate ricostruzioni, dita puntate ed ego smisurato dal Consigliere Francesco Madeo, di fatto, in due anni e mezzo, di proposte non ne sono arrivate.
Amministrare significa assumersi la responsabilità delle scelte ed il Consigliere Madeo dovrebbe quantomeno iniziare ad assumersi le responsabilità legate al ruolo che ricopre e delle sue esternazioni insipienti, infondate e incoerenti che non sono neanche utili allo stato di campagna elettorale perenne in cui vive. Le sue uscite infelici sono irrispettose non tanto nei confronti dell’Amministrazione ma verso tutte quelle persone che lavorano con onestà e portano avanti progetti, pianificazioni e servizi nel solo interesse della città.
I Consiglieri Comunali membri di maggioranza
della V Commissione Ambiente:
Liliana Zangaro
Biagio Frasca
Isabella Monaco
Giuseppe Pugliese