“È stato avviato l’iter afferente le “Modifiche alla legge regionale 23 luglio 2003, n. 11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica)”, oggetto di una Proposta di legge presentata dalla scrivente. L’iniziativa istituzionale, difatti, è stata già portata all’attenzione della VI Commissione Regionale preposta in materia di Agricoltura e Consorzi di bonifica, nel corso dell’ultima seduta tenutasi lo scorso giovedì 4 agosto, ed è stata rinviata, per apportare alcune modifiche, al prossimo mese di settembre, subito dopo la pausa estiva. Tutto ciò dimostra la notevole attenzione che la Regione Calabria rivolge in materia, con l’obiettivo di addivenire alla celere ed efficace risoluzione di una problematica di dirimente attualità che coinvolge larghi strati della popolazione calabrese”.
“La discussione sull’argomento è stata subito calendarizzata dalla presidente della VI Commissione, il consigliere regionale Katya Gentile, e ha visto anche la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, nonché dei consiglieri regionali Davide Tavernise e Giuseppe Gelardi, oltre che dei componenti della Commissione medesima. Tutti sono convenuti sull’importanza di tale iniziativa legislativa e sulla sua impellente necessità, una comune convinzione che nasce dalla consapevolezza e dalla opportunità della improcrastinabilità di definire correttamente, in base ai principi di equità e giustizia sociale e al fine di non alimentare situazioni di sperequazione fiscale, la materia dei tributi spettanti ai Consorzi di bonifica. Necessità che scaturisce alla luce delle numerose situazioni venutesi a registrare in luogo di servizi non corrisposti, fonte di disagi per tanti cittadini. Sono state migliaia, difatti, le situazioni – spiega Straface – segnalate alla scrivente nelle ultime settimane, in particolar modo provenienti dal territorio dell’area urbana di Corigliano della città di Corigliano Rossano, che lamentano, a giusta ragione, il fatto di essere destinatari di avvisi di pagamento, in qualità di proprietari di beni immobili (fabbricati ed abitazioni), da parte del Consorzio di bonifica integrale dei bacini dello Jonio cosentino di Trebisacce, di un supposto tributo (1H78) extragricolo per gli anni 2018, 2019 e 2020 riguardante la manutenzione dei fossi di scolo delle acque meteoriche ai fini della difesa idraulica del territorio. I proprietari di beni immobili agricoli ed extragricoli, invece, sono tenuti a pagare tale contributo solo ed esclusivamente se traggono un beneficio consistente nella conservazione o nell’incremento del valore degli stessi immobili derivante dalle attività di bonifica effettuate, come anche precisato da recenti orientamenti giurisprudenziali” (Comunicato stampa).