Molti imprenditori hanno deciso di sottostare all’applicazione del regolamento pagando regolarmente, altri invece si sono fermamente opposti seguendo l’iter normativo, facendo rilevare che le aziende già versano delle quote destinate a lavori di manutenzione delle aree. Non si comprende dunque la ragione per cui il consorzio debba pretendere tale obbligazione onoraria. Tra l’altro l’azienda che si opponeva al decreto ingiuntivo, attraverso il legale di fiducia avvocato Antonio Campilongo, faceva rilevare come nonostante il versamento delle quote alcuni interventi manutentivi siano comunque stati effettuati dall’azienda e non dal consorzio per una spesa pari a oltre 10mila euro.
(garantista)