L’amministrazione dell’ente ha intrapreso nell’arco dell’ultima legislatura una forte politica di riduzione della spesa agendo soprattutto sulla riduzione del personale e attivando una rivisitazione tariffaria del tributo consortile con l’applicazione dei Piani di classifica. Nonostante gli sforzi portati avanti con grande abnegazione dall’ente e dalle maestranze nell’intento di salvaguardare la vita del consorzio e del posti di lavoro ad oggi «si deve apprendere con estremo rammarico ed amarezza che le politiche messe in campo dall’amministrazione – spiega Catapano – vengono neutralizzate ed offuscate da una situazione debitoria pregressa che incombe sulla vita stessa del consorzio e per la cui risoluzione urgono interventi di natura straordinaria».
«Ai lavoratori che si preparano a vivere una nuova stagione di protesta arrivi la mia più sentita solidarietà di amministratore prima e di cittadino poi. Ma il richiamo va alla politica più in generale perché intervenga ora e presto per fermare questo stillicidio che mette a rischio il lavoro di tanti operai ed anche la salvaguardia ambientale del nostro territorio. Il consorzio ha svolto negli anni una importante azione a tutela delle nostre aree spesso fragili dal punto di vista idrogeologico. E solo i Sindaci sanno quanto importante sia il lavoro svolto con particolare abnegazione dalle maestranze anche senza aver ricevuto il giusto riconoscimento economico. Non è più tempo di stare a guardare ed attendere che qualcuno salvi la baracca. Oggi è tempo di fare fronte comune al fianco dei lavoratori, del personale d’ufficio, perché la vertenza del consorzio di bonifica si risolva e ci dia la possibilità di guardare al futuro con speranza e propositività».
(comunicato stampa)