Nelle scorse settimane i Carabinieri Forestale hanno effettuato una serie di controlli in materia di rifiuti che hanno portato al sequestro di due centri raccolta. Il primo a Francavilla Marittima dove i militari della Stazione di Oriolo e Corigliano hanno accertato che tale centro posto in località “Cimitero” non risponde ai requisiti previsti e che disciplinano tale attività. Criticità sono state riscontrate circa l’accumulo dei rifiuti su un’area di circa 1000 metri quadri per l’assenza di opere atte alla raccolta delle acque meteoriche, di dilavamento, di apposito impianto di trattamento in loco degli stessi reflui, dell’assenza di accorgimenti dediti alla raccolta in vasche a tenuta stagna , degli sversamenti delle sostanze pericolose contenute nei “RAEE ”e dell’assenza di autorizzazione allo scarico. La raccolta dei RAEE, tra l’altro, deve avvenire in condizioni di sicurezza distinguendoli per raggruppamenti a seconda della tipologia. Altro sequestro i militari lo hanno effettuato nel Comune di Montegiordano in località “Foritano”. Anche in questo caso i sigilli sono stati posti al centro raccolta rifiuti comunale. Il centro, realizzato interamente a cielo aperto, presentava alcune criticità rispetto a quanto previsto dalla normativa del settore come la mancanza di idonea viabilità interna per lo scarico e carico dei rifiuti, l’assenza di personale, l’assenza di una area di lavaggio e disinfestazione contenitori. Non vi era un’area attrezzata per il conferimento e deposito dei rifiuti pericolosi protetta dagli agenti atmosferici con adeguata copertura oltre all’ assenza di una rete atta alla raccolta dei percolati dalle aree di deposito dei rifiuti, al fine di evitare riversamenti sulla pavimentazione. Altre criticità sono emerse dalla differenziazione dei rifiuti presenti nel sito. Sul piazzale era inoltre presente, senza alcuna protezione e senza la canalizzazione atta alla raccolta di eventuali sversamenti di sostanze, un piccolo deposito di RAEE pericolosi e non, direttamente accatastati sul pavimento. Preso atto che il centro non è dotato di autorizzazione allo scarico di reflui industriali, che i rifiuti sono depositati in maniera indifferenziata e delle criticità strutturali legate all’impianto che non rispecchiano la normativa di settore si è proceduto anche in questo caso al sequestro del sito.