CORIGLIANO Maggiore attenzione sul triste fenomeno del randagismo e sul servizio idrico. E’ quanto chiede il consigliere comunale di Aria Nuova-Riferimento popolare, Francesco Madeo, all’amministrazione comunale. “L’estate è alle porte – afferma Madeo – tutti stanno pensando giustamente alla programmazione estiva, trascurando però problemi più urgenti che si acuiscono nei mesi caldi. Il decoro urbano e i diritti essenziali devono essere garantiti anche con le alte temperature. Per quanto riguarda il randagismo – sottolinea Madeo – il numero degli abbandoni di cani e gatti aumenta del 30% durante la bella stagione, colpa di una cultura sbagliata che vede l’animale come un oggetto, andando ad alimentare le sacche di randagismo con le relative conseguenze. Il decoro urbano, le tasche del comune, la sanità pubblica e la sicurezza vengono messe a dura prova. Ad oggi il nostro comune – sostiene ancora il consigliere di Aria nuova – ha circa 409 cani, all’interno del canile, per una spesa di circa 260.000 € l’anno. Noi come Gruppo Aria nuova-Riferimento Popolare nel mese di gennaio abbiamo avanzato una proposta, #RandagiZero2030, che avendo come obiettivo la totale chiusura del canile risolve il problema in 5 step: chippatura cani randagi e patronali, sterilizzazione cani randagi e patronali, cane di quartiere, città Pet Friendly e adozione. La nostra proposta più che incidere sui cani vuole incidere sulle persone. Dobbiamo abbandonare un retaggio culturale ormai antico che crea problemi invece che risolverli. Certo – afferma ancora Madeo – gli ostacoli saranno tanti, il tempo di realizzazione sarà lungo ma con un tantino di dedizione e caparbietà il risultato si può raggiungere. L’importante è iniziare a camminare. Durante la bella stagione anche il servizio idrico aumenta i suoi capricci. Aumenta il numero degli abitanti, turisti e fuori sede, aumenta l’utilizzo dell’acqua, dato le elevate temperature, e di conseguenza aumentano anche i problemi nella gestione. Tante volte numerose zone di Corigliano per giorni rimangono senza acqua, lasciando famiglie, con anziani e bambini, in serie difficoltà. I problemi legati al servizio idrico sembrerebbero essere tanti: rete idraulica vecchia e fatiscente; “pozzi” con problemi di carico dell’acqua; pompe da riparare; allacci abusivi; ecc, ecc. È inutile continuare ad intervenire con piccoli lavori di manutenzione, aumentano i costi di gestione e non risolvono il problema, dato che la rete sembrerebbe essere diventata un colabrodo.
Da parte nostra riteniamo che, prima di ricercare investimenti e mettere mani sull’impianto, dobbiamo quantificare l’effettiva quantità di acqua che viene usata e l’effettiva quantità di acqua che viene sprecata nel percorso, tra le perdite.
Infatti risulterebbe inutile mettere mani alle falde, ai pozzi o alla rete idrica se non accertassimo prima l’entità dello sperpero idrico. Non è possibile programmare un serio intervento, magari spalmato negli anni, senza prima comprendere quale sia il reale stato di fatto. Non abbandoniamo le periferie”.