Nello specifico i Carabinieri ausonici, unitamente a personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno effettuato mirati controlli su esercizi pubblici sabato notte. Nel mirino è finito un bar-tabacchi e sala slot dello scalo coriglianese nel quale il personale dell’ispettorato ha acclarato che due lavoratori erano impiegati totalmente in nero, senza alcuna dichiarazione effettuata agli organi competenti. Dopo gli ulteriori accertamenti che verranno effettuati dal personale dell’ente ispettivo, il datore di lavoro rischia un’ingente sanzione pecuniaria. Successivamente è stata ispezionata una nota discoteca sempre allo scalo coriglianese ed anche in questo caso sono state riscontrate irregolarità sulle assunzioni del personale e degli addetti alla sicurezza. La legge in materia di lavoro prevede oltre alle sanzioni pecuniarie, anche quella della sospensione dell’attività qualora venga accertata una presenza di almeno il 20% dei lavoratori in nero.
I controlli dei Carabinieri, però, hanno riguardato anche la viabilità nel centro ausonico: tra sabato e domenica notte sono stati controllati 32 veicoli ed oltre 60 persone, sono state contestate due violazioni per mancata copertura assicurativa, con contestuale sequestro del veicolo. Inoltre un ragazzo ventenne di Trebisacce durante un posto di controllo ha cercato di sbarazzarsi di un involucro contenente delle dosi di hashish, ma il gesto non è sfuggito ai militari che hanno raccolto quanto gettato ed hanno appurato che all’interno del cofanetto di plastica vi erano circa 3 grammi di hashish. Lo stesso è stato sanzionato e segnalato alla Prefettura di Cosenza per uso personale di sostanza stupefacente.
Infine nella mattinata di domenica i militari della Stazione di San Demetrio Corone, durante un servizio di osservazione finalizzato al contrasto dei reati predatori, si appostavano presso un deposito sito in Via Caminona del centro arbereshe, poiché era stato segnalato che qualcuno sottraeva la legna da ardere accantonata presso i magazzini di privati cittadini. In effetti il “Lupin” della legna non tardava a palesarsi ed intorno alle 6 del mattino arriva con la sua utilitaria a fari spenti e si avvicinava ad una catasta di legna tagliata nei pressi di un magazzino, iniziandola a caricare all’interno del proprio bagagliaio. I militari, quindi, decidevano d’intervenite e cogliere in flagranza di reato il soggetto, che aveva già sottratto 71 kg di legna.
Il soggetto identificato in S.E. 69enne di Casole Bruzio, con precedenti specifici alle spalle, veniva tratto in arresto d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, coordinata dal Dott. Eugenio Facciolla e dovrà comparire nelle aule del Tribunale Ordinario per rispondere di furto aggravato, mentre tutta la legna da ardere veniva restituita, dopo le formalità di rito, al legittimo titolare.
(comunicato stampa)