I giovani coriglianesi provano a crearsi delle occasioni per poter socializzare ed avviare, perché no, delle iniziative. Lo fanno sfruttando le occasioni che gli vengono offerte anche dalla Chiesa, la quale, pur in presenza di non poche difficoltà, soprattutto nel reperire spazi sufficienti, cerca di mettere a disposizione di questa importante componente della parrocchia quello che ha a disposizione. Nel caso specifico ci occupiamo del Santuario di San Francesco di Paola a Corigliano Centro. Questa parrocchia prova ad offrire qualche opportunità di aggregazione, grazie anche all’attivismo e al dinamismo di padre Giovanni Cozzolino, che notoriamente è da sempre impegnato ad ascoltare ed aggregare i giovani. Infatti padre Giovanni nei giorni scorsi ha promosso la costituzione del Gruppo Giovanile San Francesco (Gsf) il quale vorrà perseguire il seguente impegno: noi, giovani, amanti della vita, mossi da ferma volontà di seguire più da vicino Gesù Cristo, vita della nostra vita e centro del nostro cuore, ci impegniamo a vivere il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo con un cuor solo ed un’anima sola e ad incarnarne i valori ovunque la vita ci chiama, alla scuola di San Francesco di Paola che ci insegna la via dell’amore, della semplicità, dell’umiltà e della penitenza. Ai componenti il gruppo è stata consegnata anche una maglietta “per significare – ci spiega padre Cozzolino – che il nostro Santo certamente aiuterà questi giovani nel cammino che stiamo per intraprendere e che seguendo lui e la strada quaresimale da lui indicata possono riuscire nella vita per costruire il Regno di Dio. Chiunque mette mano all’aratro e si volge indietro non è adatto per il Regno di Dio. Accompagniamo questo gesto con il canto”. Ed è proprio una ragazza, componente del gruppo, che a proposito della condizione giovanile a Corigliano Centro ci propone una riflessione davvero interessante: “Nel nostro primo incontro – afferma Ludovica Pagnotta – abbiamo sollevato vari problemi per i quali secondo noi il centro storico di Corigliano è abbandonato: c’è mancanza di attrattive e locali adeguati ad attirare ed ad ospitare noi giovani, permane una mentalità da ‘cantina’, ma soprattutto c’è pochissima illuminazione che scoraggia ad uscire per ammirare le bellezze del centro storico.
Durante gli anni molti valori sono andati man mano a perdersi, e il sabato sera si preferisce restare chiusi in un locale al posto di fare una bella passeggiata in compagnia. Per nostra esperienza personale, definiamo “i garage” i nostri punti di incontro. Nonostante tutte queste problematiche il nostro è un paese che organizza eventi tra cui il presepe vivente, la festa del vino, e vari convegni. Nel nostro paese è rimasta purtroppo una mentalità arretrata nella quale il mondo maschile prevale su quello femminile, nonostante le cose intorno a noi sono cambiate”. Riteniamo che il messaggio di questa ragazza, nonostante la sua giovanissima età, è abbastanza chiaro e forte nello stesso tempo.