Per il Circolo del Pd dello Scalo i quasi quattro anni di amministrazione Geraci sono stati un fallimento per la città. L’analisi dei Democrat poggia su due direttrici: la legalità e i conti dell’ente. “Sulla legalità in seno al comune – si legge nella nota del Pd- ci ritroviamo con la Commissione di accesso, per verificare il buon funzionamento dell’Amministrazione: il che significa, comunque vadano le cose, sperando che non ci sia nulla, il totale fallimento di Geraci, non avendo saputo mettere sulla strada della legittimazione legale il percorso politico della sua gestione; incapace, in sostanza, di assumersi le responsabilità di denuncia di quanto avveniva nel comune e di porre la questione morale alla base di ogni azione politica. Sulla questione, invece, del riequilibrio di bilancio, il sindaco Geraci, – sottolineano dal Pd – gongola per il largo anticipo con cui la sua maggioranza ha approvato il consuntivo del 2016. Non vi è nulla di cui andare fieri per questo consuntivo. Un bilancio decisamente irricevibile per la comunità. Geraci, si dimentica che il bilancio di un ente pubblico, come lo è il nostro comune, non è solo uno strumento tecnico economico finanziario ma è qualcosa che va oltre il mero tecnicismo con cui è stato trattato: è soprattutto uno strumento con il quale si misura l’azione politica amministrativa della macchina comunale e l’azione di governo della maggioranza. La felicità con cui Geraci evidenzia i risultati ottenuti, ovvero, avere ipotecato per almeno 30 anni il futuro, facendo gravare sulle spalle dei cittadini il risultato raggiunto, è a dir poco mortificante, come a dire: dopo il danno, la beffa. Geraci, spieghi ai cittadini, non la serie di numeri con cui in Consiglio Comunale e a mezzo stampa, propina i grandi meriti raggiunti; spieghi, piuttosto, i disservizi che quotidianamente i cittadini sono costretti a subire; spieghi l’incapacità alla lotta all’abusivismo, la dilatazione dei tempi inerente il pagamento dei fornitori, il disservizio nella gestione della riscossione dei tributi, la gestione dei rifiuti per niente virtuosa, l’aumento esponenziale delle tasse, l’enorme evasione fiscale e l’incapacità a far pagare le tasse a tutti, almeno a coloro che hanno capacità contributiva. Non è certo un merito, se pur di poco, aver alzato la percentuale di riscossione rispetto al passato se poi la stragrande maggioranza della popolazione non paga. Potremmo continuare. Altra nota dolente è il Documento Unico di Programmazione 2017-2019, presentato in anticipo rispetto alla scadenza, ma privo di programmazione necessaria a quel salto di qualità di cui la città ha grande e urgente bisogno. Caro sindaco, le rammendiamo che amministrare una comunità non è come essere a scuola, che si fa il compitino per prendere un bel voto. Amministrare è qualcosa che va oltre perché bisogna dare risposte adeguate alle persone. Il compitino annunciato è un compitino passato a lei dal professore che i cittadini non hanno votato”. I democrat, quindi, accusano Geraci a 360°. Non salvano nulla di quanto fatto, e evidenziato a più riprese, dal Primo cittadino.