Corigliano Rossano – L’antimafia mette le mani sul sistema illecito di accaparramento e gestione fraudolenta delle case popolari. Emessa un’ordinanza applicativa di tre misure cautelari in carcere dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, diretta da Nicola Gratteri. Indagini condotte dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Corigliano. I reati contestati sono quelli di concorso in estorsione aggravata eseguita con il metodo mafioso, danneggiamento ed occupazione aggravati. L’ indagine è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto Vincenzo Luberto e dal Sostituto Procuratore Alessandro Riello. I soggetti arrestati; Giacomo PAGNOTTA, 44enne coriglianese, pluripregiudicato anche per reati associativi; Francesco SABINO, 28enne coriglianese, con precedenti penali, Marco VITELLI, 24enne coriglianese, con precedenti penali.
La banda gestiva gli alloggi popolari per assegnarli a soggetti contigui o vicini, tra cui parenti di esponenti condannati per reati di mafia (alcuni dei quali 416 bis). E chi ne aveva diritto veniva sbattuto fuori mediante atti di intimidazione e minacce.
I carabinieri hanno validi motivi per supporre altri analoghi comportamenti nell’assegnazione di appartamenti di edilizia popolare all’interno dello scalo di Corigliano. A tal riguardo le indagini proseguono a pieno ritmo, in sinergia con l’Aterp di Cosenza.