Corigliano, il cranio in mare era di Nunzio Santorsola. Il teschio recuperato nelle reti da pesca della motobarca dei Fratelli Guttieri di Trebisacce e preso in consegna dall’Autorità Giudiziaria dopo l’arrivo nel porto di Corigliano, ha finalmente un’identità e un nome. Nunzio Santorsola, giovane pescatore dilettante di Bernalda (MT) di cui si erano perse le tracce dopo essere uscito in mare per una battuta di pesca nel corso del mese di ottobre 2016.
La prova del DNA eseguita dai periti ha infatti permesso la sua identificazione ed ora i suoi familiari potranno dare la legittima sepoltura ai resti del loro congiunto. Le spoglie di Nunzio, adesso, hanno finalmente trovato dimora nel cimitero di Bernalda, in cui parenti ed amici hanno potuto dargli la meritata sepoltura.