Dopo le critiche dei giorni scorsi, oggi il Movimento Centro storico, a proposito della gestione del patrimonio comunale lancia una proposta.
“Una gestione del patrimonio di proprietà – si legge nella nota a firma dei Coordinatore Giorgio Luzzi – finalizzata alla acquisizione reale dell’immobile e non ad una mera detenzione senza titolo (possesso) in particolare avendo dato elementi certi per la mancata acquisizione, appare opportuno produrre una attività che sia finalizzata ad una Pianificazione e programmazione del patrimonio comunale, non basta istituire un settore Patrimonio, è necessario invece ricostruire organicamente ciò che appartiene alla collettività. In questo si innesca in termini propositivi la necessità ad avere certezza di tutti quei terreni agricoli dati in locazione agraria ed i cui canoni dovrebbero essere riadeguati, ricontrattati, oppure sarebbe più opportuno, vista la scarsezza del reddito che producono all’Ente, la cessione onerosa attraverso una stima di mercato e attraverso la produzione di un atto amministrativo (bando) che prevede la detta vendita ed al migliore offerente.
Resterebbe comunque fermo il diritto dell’affitto all’apprensione del bene agli stessi patti e condizioni. Come appare evidente, una proposta realistica ma volta a salvaguardare legittime richieste della collettività ed in particolare l’economia finanziaria dell’Ente, in questo caso il Comune. Purtroppo, non c’è attenzione realistica ad affrontare la problematica in atto, in particolare andrebbero censite le strade mediante frazionamento e intestazione del bene, andrebbero accatastati gli edifici pubblici e trasferire il diritto di proprietà in capo al Comune, nella ipotesi in cui ciò ancora è da fare, oppure giace nel limbo, andrebbero stipulati atti pubblici per formalizzare tutti gli adempimenti per formalizzare il trasferimento in favore del comune. Intanto, niente ed altro ancora è stato fatto: vedi scuola Costabile Guidi, l’area di località Brillia, o definire una buona volta la problematica con la famiglia De Rosis o eventuali loro eredi”.