L’Azienda Ecoross, chiamata in causa a più riprese nell’ambito delle manifestazioni di protesta inerenti la Città di Corigliano Calabro, prende le distanze da talune affermazioni che arrecano danno all’immagine e alla storia di un’impresa che opera nel settore dei rifiuti da oltre un ventennio. Presente in più comuni su scala regionale, la Ecoross gode di personale altamente qualificato, reclutato e formato, con un parco automezzi ampio, innovativo e rispondente alle norme di sicurezza. Ogni accusa rivolta all’Azienda equivale alla mortificazione di tanti lavoratori che con impegno e abnegazione continuano a esercitare funzioni e compiti con diligenza e serietà. Non sono ammessi contenuti e toni offensivi della dignità delle maestranze. L’azienda Ecoross crede e investe in risorse umane, organizza corsi di aggiornamento e di perfezionamento delle attività. Per queste ragioni respingiamo al mittente ogni attacco superficiale, sprovvisto di riscontri, e frutto di scarsa conoscenza.
La Ecoross investe in campagne di sensibilizzazione e di informazione sulla raccolta differenziata, sulle cui percentuali, oggetto di diatribe, incidono una serie di fattori non certo addebitabili alla società, ma prevalentemente alle pubbliche amministrazioni. Su punto vi è il vano tentativo di addebitare maldestramente responsabilità alla società, COLPE CHE NON HA!
La differenziata è un obbligo di legge, occorre mettere in rete una serie di condizioni che prescindono dall’impresa. Tra i punti cardini: la certezza del conferimento dei rifiuti presso l’impianto di Bucita e, inoltre, un continuo serrato controllo su tutto il territorio di competenza. Nessuna violazione contrattuale vi è stata, la Ecoross ha manifestato la massima disponibilità nell’affrontare ogni questione posta dall’ente e continua a prodigarsi con impegno e professionalità perché si raggiungano gli obiettivi prefissati, per alcuni dei quali necessita la partecipazione di tutti, cittadini inclusi. Il frazionamento del bando affidato in regime di prorogatio costituisce un elemento di improduttività per l’azienda alla quale è impedito di adottare una programmazione a lungo termine, come è solito fare nei rapporti contrattuali instaurati con le pubbliche amministrazioni.
Nello specifico sono a carico del Comune i costi relativi all’acquisto di cassonetti stradali, tra l’altro per la maggior parte obsoleti, a tal punto da produrre disagi alla stessa azienda durante l’espletamento delle attività di lavaggio. Tali chiarimenti si rendono opportuni per il ripristino di versioni distorte in tema di Rsu.
Walter Pulignano