Qual è l’approccio tra un giovane e un ruolo di responsabilità come quello della presidenza di un seggio?
La mia prima esperienza ovviamente è stata molto impegnativa essendo stato nominato come Presidente di Seggio all’ elezioni amministrative dove ricordiamo tutti sono state delle elezioni molto tese. All’inizio l’approccio si vive con un po’ di tensione emotiva, poi, una volta entrati nel meccanismo diventa tutto più semplice, seppure la materia si manifesti complessa.
Spesso si rinvengono ritardi nella consegna dei risultati. Da cosa dipende?
Nella mia esperienza personale, tutto è avvenuto con puntualità e minuziosa accortezza. In altre sezioni, se vi sono stati dei ritardi, credo sia attribuibile alla rinuncia intempestiva di molti designati, le cui sostituzioni possono dare adito a elementi di improvvisazione.
In queste due esperienze si è mai trovato in difficoltà tra contestazioni e contrasti con i rappresentanti di lista nell’attribuzione di una preferenza?
Personalmente mi posso ritenere veramente fortunato perché ho trovato dei rappresentanti di lista in tutte e due le tornate elettorali che non mi hanno dato problemi, tantomeno si sono accese discussioni sull’attribuzione di voti.
A Suo parere, nell’era dell’informatizzazione, andrebbe riformato il sistema delle procedure elettorali puntando sulla semplificazione, lo snellimento e velocizzazione?
A mio parere credo che il sistema elettorale è uno dei sistemi elettorali più corretti in vigore. Tuttavia credo sia da rivedere soltanto l’orario delle elezioni al fine di poter dare un supplementare giorno e garantire a tutti i cittadini l’esericizio di voto.
Per l’individuazione dei presidenti di seggio occorrerebbe rivedere i requisiti aprendosi a maglie più restrittive?
La nomina di un presidente di seggio è una cosa molto importante, i requisiti adottati credo siano buoni. Colgo l’occasione per ringraziare i componenti la Corte d’Appello di Catanzaro ma anche e principalmente la commissione elettorale comunale che ha fatto un lavoro durissimo dietro le quinte, che spesso non si vede.
Rifarebbe questa esperienza?
È un’esperienza bellissima che ti forma molto e insegna tanto. La rifarei senza problemi. Come ho rifatto questa del 26 gennaio.
Antonio La Banca