Purtroppo nonostante il lavoro e avere garantito il servizio i compensi previsti tardano ad arrivare. E’ l’ennesimo grido di dolore che proviene da lavoratori precari, che in questa nostra regione, anche a fronte del lavoro svolto, devono elemosinare quanto gli spetta di diritto. Nel caso specifico ci riferiamo a quei lavoratori (in totale sono 4: due autisti e due assistenti sociali) impegnati nel progetto: trasporto alunni Diversamente Abili (Casa Scuola/Scuola-Casa). Sono gli stessi lavoratori a raccontarci quanto sta avvenendo: “Nell’anno scolastico 2017-2018 – ci raccontano – abbiamo garantito il servizio nelle scuole cittadine da settembre a giugno. Nonostante la nostra disponibilità e spirito di abnegazione, non riusciamo a ricevere ancora gli ultimi quattro stipendi. Sono trascorsi tanti mesi, ma di soldi nemmeno l’ombra”. Aggiungono che nonostante questa situazione, davvero incresciosa, hanno dato la loro disponibilità anche per l’anno scolastico in corso e difatti stanno svolgendo regolarmente il servizio. Un servizio, è giusto rimarcarlo, che ha una grande valenza sociale in quanto viene garantito il diritto allo studio a ragazzi diversamente abili, che solo grazie al trasporto garantito dalla Provincia possono affrontare il percorso didattico ma anche mantenere ed allacciare relazioni sociali con gli altri pari età. Ma cosa è successo fin qui: “Fino allo scorso mese di giugno affermano i diretti interessati – la Provincia ci ha assicurato la disponibilità dei soldi, anche perché il Progetto in questione per essere attivato deve avere la necessaria copertura finanziaria. Però dopo qualche tempo sono iniziati i problemi. Infatti l’ufficio di ragioneria dell’ente Provincia, il quale nonostante le nostre numerosissime sollecitazioni, alla fine ha scaricato ogni responsabilità alla Regione Calabria.Purtroppo per noi è risultato impossibile, almeno fino ad oggi, poter trovare un interlocutore al quale riferire la nostra situazione. Siamo ormai in prossimità delle festività natalizie – affermano ancora – e anche noi, dopo avere lavorato e garantito il servizio, abbiamo diritto a comprare il panettone”. Rivendicazioni più che giuste. Però tra questi lavoratori, purtroppo, serpeggia più di un fondato timore : “ Noi pensiamo che i soldi destinati a finanziare il nostro progetto, purtroppo,molto probabilmente sono stati spostati e spesi per altri Progetti, anche perchè siamo gli unici a non essere stati ancora liquidati”. La speranza è che al più presto la Provincia dia risposte chiare e positive a questi lavoratori, anche perché gli stessi se non riceveranno quanto gli spetta di diritto sospenderanno il servizio, con tutte le conseguenze che una situazione del genere avrà sugli alunni diversamente abili e sulle rispettive famiglie.