CORIGLIANO ROSSANO. Anche soltanto qualche mese fa nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere e sentire un presentatore di fama nazionale come Amadeus dichiarare e rivendicare, addirittura dal Teatro Ariston di Sanremo, nel corso di un evento popolarissimo come il Festival della Canzone Italiana che si concluderà questa sera (sabato 11), di essersi diplomato ad un istituto agrario, di saper zappare e di saper guidare un trattore. Qualche anno fa sarebbe stato uno scandalo. Se oggi questo accade ed è una novità assolutamente positiva lo si deve all’oggettiva ventata di diversa consapevolezza sul valore strategico della formazione tecnica e professionale, soprattutto nei settori dell’agroalimentare e della ricettività, che dallo stesso Governo nazionale si sta promuovendo senza complessi d’inferiorità, sensibilizzando gli italiani a riappropriarsi della loro storia e della loro identità per essere distintivi e competitivi su scala globale.
È così – scandisce il Dirigente – che continuiamo a rendere produttiva la nostra azienda agricola, sottraendo ettaro dopo ettaro dei 18 complessivi al degrado ed all’abbandono in cui li abbiamo trovati, diversificando le attività e soprattutto impegnando didatticamente i nostri studenti tutto l’anno, facendo scuola nella terra, dimostrandone il valore economico e di sviluppo eco-sostenibile.
Ed è, ancora, così che – prosegue – gli istituti agrari, come ha fatto benissimo a ribadire nei giorni scorsi il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, rappresentano un investimento per la Nazione e – aggiunge – soprattutto per la nostra terra. Ringraziamo il Governo per continuare a sottolineare in ogni occasione come l’elemento centrale della forza italiana sia la qualità e come l’Italia resti una superpotenza della qualità. Condivido – dice il dirigente – e rilancio le parole del Ministro anzi tutto quando egli esorta a difendere le nostre ricchezze da alcuni modelli omologanti, che tendono a spingerci verso la marginalizzazione della qualità; perché così come l’esperienza avviata da poco più di un anno al Majorana conferma, le aziende agricole gestite dai giovani raggiungono, molto spesso, risultati superiori alle altre, proprio perché i giovani sanno aggiornare le loro esperienze. Ecco perché – conclude Madera – anche al Majorana (che contempla anche gli istituti alberghiero ed industriale) i nostri studenti sono orgogliosi, come Amadeus, di continuare a fare l’agrario.
Comunicato stampa