«Oggi non è un bel giorno per l’Italia. E’ un giorno terribile, e non ci sono parole che possano descrivere ciò che sta accadendo in altre regioni. Non possiamo non avere il cuore vicino a quei territori, martoriati.
Intorno alle 19.30 ho fatto un giro in macchina. La città era deserta. Sulla statale avrò incrociato due autotrasportatori ed un’ambulanza. Sembrava una scena da film, ma sono convinto che tutto questo era necessario. Anche io sono a casa stasera, come tutti quanti voi, come i dipendenti dei supermercati che ci consentono di poter fare la spesa e, spero, come un po’ di persone delle forze dell’ordine che ogni giorno stanno per strada per la nostra sicurezza.
Stasera Corigliano-Rossano è davvero un’unica grande famiglia, ognuno nelle proprie case, ma uniti, per far passare la nottata.
Abbiamo due concittadini risultati positivi oggi. Anche per questo volevo fare il video, solitamente vi avviso con la mia voce, ma davvero avrei fatto troppo tardi. Erano concittadini sotto osservazione perchè sintomatici, già in quarantena, e sono stati già ricoverati a Cosenza. Mi aggiorneranno più tardi delle loro condizioni, e domani mi informerò sulle condizioni di tutti.
Non vi aggiungo altro. Su tutto il resto, su ciò che funziona e che non funziona, su ciò che manca e su quello che stiamo facendo per resistere al meglio, vi aggiornerò bene domani.
Vorrei potervi dire ogni sera “non ci sono nuovi positivi”, non sempre posso, però il trend in città non è alto, e dobbiamo lottare per farlo abbassare sempre di più, come stiamo facendo ora, stando a casa.
Corigliano-Rossano è un’unica grande famiglia in guerra, che combatte restando a casa. Dieci di noi sono stati feriti, e dobbiamo combattere anche per loro, sempre più convinti che ne usciremo».
Una risposta
Caro sindaco,
Stamattina sono andato alle 6:30 a consegnare il pane al carcere di Rossano, non ho incontrato alcun posto di blocco,
ma molte persone in macchina.
Alcune si ritiravano dal lavoro o lavoravano ma molte salivano sicuramente in montagna a fare cosa?
Sono sempre le solite persone che ogni
mattina si vedono che non sanno stare a casa.