Il rione de “i Vasci”, storicamente l’antica area de “la Grecìa”, è luogo originario dell’area urbana di Corigliano (il podere di Corellio). Un ” Quartiere” posto a ridosso della collina de “il Serratore” che resiste da mille anni e più ( X-XI sec.) alle incursioni devastanti del tempo e degli uomini; difatti uno scrigno prezioso di storia e d’ identità Greco bizantina che muove nel processo di latinizzazione che i Normanni Roberto il Guiscardo ed il fratello, il Duca Ruggero d’Altavilla, intesero affermare opponendo un Castello all’ inespugnabile capitale bizantina Roscianum.
La Storia della Città unica muove i suoi primi passi ben dieci secoli fa ed oggi con i “Pingua” ritorna ad interrogare noi tutti su chi siamo e cosa vogliamo essere. Un’ opportunità insomma che si ripresenta per rendere verità e giustizia ai nostri padri o meglio alla memoria del passato, al nostro presente, al futuro dei nostri figli. Un’ occasione unica per il recupero dell’ area più importante del Centro storico coriglianese. Certamente è da rigettare la narrazione che ha interessato in tempi recenti il nucleo de “i Vasci” , quella semplificativa di abbattere e di demolire interi fabbricati per fare strade e parcheggi.
Un’idea da vandali che mal si coniuga con le disposizioni attuali della normativa in ambito dei beni culturali e paesaggistici che prevede invece in tali casi un recupero integrale ed oculato dei manufatti architettonici. Il fatto che quell’area oggi risulti degradata non avvalora un processo di demolizione per farne uno spazio stradale. La Città dei Sassi, Matera, è la dimostrazione plastica di un recupero e di una riqualificazione che ne ha fatto la Città capitale della Cultura Europea nel 2019. Non è la sola città storica ad essere testimone di come persino le pietre, i sassi possono essere testimoni storici, identitari. Alberobello con i suoi Trulli è da tempo luogo conosciuto e visitato per una identità unica, tipica.
Ma, quindi da cosa dipende il successo o meno di un luogo che offre così tanto?
Al di là dei pareri che la Soprintendenza presto o tardi sarà chiamata a dare per una infrastruttura stradale noi siamo convinti che la scommessa del recupero de “i vasci” e della loro riqualificazione sia l’unico percorso valido per dare risposta al degrado urbano e sociale che attanaglia il centro storico. Cancellare la Storia è il percorso più breve per creare scontri tra le due realtà, arrivando a dimenticare il nostro passato.
I cittadini delle antiche Comunità si istruivano studiando sui muri della Città perché su di essi era impressa la loro storia e quella dei propri antenati, sorprende assai che questa Città, così illuminata dai nostri governanti che si dichiarano di sinistra, voglia, invece, esordire con una delle pagine più buie della storia politica recente.
Francesco Madeo
Corigliano-Rossano in Azione
comunicato stampa